Barcolana 2010

Barcolana 2010
partenza!

sabato 23 novembre 2013

Premiazioni Trofeo Legni di Mare e Trofeo Grand Crew 2013

Venerdì 29 ottobre 2013!

Altisonante come la passione di questi velisti, divertimento puro e spirito marinaresco.....ed ora è il momento della Festa!

venerdì 1 novembre 2013

TROFEO LEGNI DI MARE 2013


Trieste, 1 novembre 2013 - Un'altro anno è trascorso e siamo giunti alla fine del Trofeo Legni di Mare, manca solo la serata della cena con relativa premiazione della stagione 2013. Bruno, Sandro ed Alberto del  direttivo si sono messi al lavoro per perfezionare l'organizzazione della serata che si terrà in data da destinarsi entro la fine dell'anno. Anche il luogo esatto non è ancora stato deciso, ad ogni modo, la manifestazione sarà sviluppata mantenendo la formula ormai sperimentata negli anni scorsi. Quest'anno la classifica, dopo il weekend dell'Adriaco e la Barcolana Classic, non è stata resa nota, probabilmente per la difficoltà di reperire i piazzamenti sia da parte degli armatori che dalle Società organizzatrici, ma anche forse per la grande incertezza tra le posizioni di vertice. La cosa non ci ha permesso di commentare la splendida battaglia finale tra gli equipaggi per aggiudicarsi gli ultimi punti disponibili.

Ormai il velo è stato tolto, come tutti i partecipanti hanno potuto leggere sulla pagina Facebook dello S'Cenza, non ci resta che fare un piccolo riepilogo della stagione. 

Iniziamo dalla scorsa primavera a Pirano dove comincia bene, come bene aveva finito l'anno precedente, Darling davanti a tutti gli altri quattro. Due settimane dopo primo colpo di scena: Koala della STV va a vincere nelle ariette del Vallone sia la Muggia x 2 che la Coppa Primavera. Arriva Luglio e la 15 miglia in solitario viene rimandata a fine Agosto per troppo vento, bora addirittura fino a 30 nodi. Tra i solitari d'Agosto si ripropone con grande bravura Dani de Grassi lasciandosi alle spalle nell'ordine Sirah, Koala, Shahrazad e Darling. Grande partecipazione, come da programma, alla Nastro Azzurro: ben nove equipaggi tra le S'cenze. Vento a dieci-dodici nodi ed è ancora Nirvana a far la parte del leone, così all'arrivo Nirvana, Koala, Nibbio, Nembo II, Sirah, Capriccio, Darling, Lucia e Shahrazad (dnc). 

New entry nel circuito Lucia di Sirio Leone, una passera di otto metri e mezzo che dopo l'accurato restauro si mette subito in bella mostra con il suo armo aurico caratterizzato da una grande randa di forma trapezoidale, picco, il lungo boma e la contro-randa sopra a tutto. Alla due fari sempre Dani a precedere Alunni Barbarossa e Lodes. Secondo colpo di scena al Trofeo Insiel: Lucia con venti leggeri dimostra un insospettabile agilità, vince davanti al Nibbio di Barcia ed al Sirah. Per la cronaca molti legni non si sono iscritti in segno di protesta contro una formula che, secondo loro, li penalizzava. Molto impegnativo quest'anno il Trofeo Finozzi ed Alesani, mare formato e vento sostenuto di Scirocco non arrestano la marcia trionfale del Nirvana, secondo Shahrazad, terzo Darling e fanalino di coda Sirah. Si arriva così alla splendida festa di Isola, dove scatta al via Lucia che incrementa fino alla fine il suo vantaggio sugli altri mostrando nuovamente le sue doti di velocità. 

La fine della stagione è cronaca di ieri o quasi, Auriga vince al Trofeo "A.Modugno" togliendo al Sirah, ottimo 17esimo assoluto, la soddisfazione del primo posto. Podio tutto per le passere al Trofeo per barche disegnate da Sciarelli, il Nibbio trionfa davanti a Nirvana e Koala. Di nuovo Auriga, con 12 nodi di borino, vince la Barcolana Classic, seguita da Shahrazad e Darling. Alla 45esima Barcolana sono di nuovo le passere a salire in cattedra con il Nibbio al primo, Koala al secondo, e Lucia al terzo posto, altro podio tutto S'Cenza e tutto dei piccoli legni del nostro golfo. La regata conclusiva "Mare e Vino" doveva sancire il vincitore di questa edizione, ma così non è stato, il vento non si è presentato graziando il Sirah dei fratelli Lodes che per solo un punto di distacco si è aggiudicato il Trofeo Legni di Mare 2013 davanti al Brillante Koala di Bernardi che per un soffio non ha strappato la coppa dalle mani di Bruno & Co. Terzo Shahrazad che, senza acuti ma con grande costanza di risultati e seconda per numero di regate effettuate, ha ottenuto questo bel risultato. Tra le passere vince Koala con il doppio di partecipazioni rispetto a Nirvana e Nibbio, rispettivamente piazzatesi in seconda e terza posizione. 



Questa stagione di regate è stata molto equilibrata ed avvincente, merito anche della formula che assegna un punteggio superiore alla partecipazione delle barche più piccole, avvicinandole agli scafi dotati di maggior lunghezza e superficie velica. Se queste sono le premesse contiamo su di una partecipazione sempre maggiore a questo circuito che sa ridare sapore e competitività alle splendide Signore del Golfo di Trieste.
A questo punto non ci resta che attendere la festa finale, ringraziando tutti i partecipanti e il direttivo che tanto si è dato da fare per la riuscita della terza divertentissima stagione.

Buon Vento a Tutti

CAMPIONATO AUTUNNALE DELLA LAGUNA 16-17-23-34-30.11.2013, PARTECIPA QUANTUM E TILIAVENTUM X TUTTI


25° CAMPIONATO AUTUNNALE DELLA LAGUNA
date 16-17-23-24-30 novembre 2011
luogo specchio acqueo antistante LIGNANO SABBIADORO UD
PUNTA FARO BOAT SHOW
1° TROFEO DEL DIPORTO
date 17-24-30 novembre 2013
luogo: specchio acqueo antistante Lignano Sabbiadoro UD

I prossimi eventi VELA che si terranno a Lignano Sabbiadoro, rivolti sia ai regatanti (in particolare CAMPIONATO AUTUNNALE DELLA LAGUNA) che ad appassionati e croceristi (TROFEO DEL DIPORTO), organizzati da un pool di Circoli capitanati dal locale Yacht Club Lignano e con il supporto logistico di MARINA PUNTA FARO e  MARINA S. ANDREA.

Il Campionato Autunnale è una manifestazione classica di chiusura della stagione agonistica dell'Alto Adriatico, giunta alla 25^ edizione, con sistema di classifica in tempo compensato utilizzando i due sistemi piu' diffusi (ORC INT.L e IRC), sistemi e coefficienti che mirano a poter confrontare mezzi anche di diverse caratteristiche tecnico-progettuali-prestazionali.

Il Trofeo del Diporto è espressamente rivolto ai diportisti "meno agguerriti", si svolge in 3 prove (2 domeniche e 1 sabato), a "vele bianche" (vele infierite, non è quindi previsto l'utilizzo di gennaker e/o spinnaker e/o altra vela non infierita) con percorso a triangolo a vertici fissi.

A terra, presso il MARINA PUNTA FARO, i momenti di ritrovo con feste, bicchierate, grigliate e quant'altro necessario.


Presenti anche i team TILIAVENTUM con QUANTUM TILIAVENTUM ed anche un team TILIAVENTUM PER TUTTI, il tutto reso possibile grazie all'indispensabile supporto di VIGNE DEL MALINA, PILOSIO, ROTTER PLAST, MARINA PUNTA FARO e molti altri.


per informazioni e iscrizioni ai Campionati
Yacht Club Lignano  043173161  info@yclignano.it

PUNTA FARO BOAT SHOW-ingresso libero
In occasione degli eventi sportivi, a terra e in acqua si svolge anche il PUNTA FARO BOAT SHOW, presentazione organizzata dal Marina Punta Faro con la partecipazione dei dealer che presentano al pubblico mezzi nautici ed attrezzature, oltreche' iniziative e informazioni di utilita' per il diportismo nautico

buon vento a tutti

lunedì 7 ottobre 2013

Sabato Barcolana Classic


Alla regata sono ammessi gli yacht in legno o in metallo di costruzione anteriore al 1950 (definiti come yacht d’epoca) e quelli costruiti tra il 1952 e il 1975 (yacht classici), nonché le loro repliche, yacht progettati da Carlo Sciarrelli e le unità da diporto di tipo “passere”, identificate come imbarcazioni costruite in legno di lunghezza non superiore a 9 metri e costruite nello “spirito della tradizione”. Arrivano a farsi ammirare, ma non hanno perso lo smalto e la voglia di vincere in regata. Sono le signore del mare della Barcolana Classic 2013, evento in programma sabato 12 ottobre dalle 10.30 (prima una sfilata nel Bacino San Giusto, poi la regata vera e propria, dalle 12), organizzato in sinergia da Svbg e Yacht Club Adriaco, nell'ambito di un rinnovato accordo di collaborazione. In acqua, nella giornata della vigilia della Barcolana, sono attesi scafi d'epoca, barche classiche, progetti di Carlo Sciarrelli e passere. Scafi che raccontano la storia della marineria, ma non hanno perso la voglia di correre e misurarsi in una regata. La Barcolana Classic Coppa Prosecco torna a essere organizzata in sinergia dalla Società velica di Barcola e Grignano con lo Yacht Club Adriaco e le banchine del prestigioso club diventano un museo a cielo aperto. L'evento è in programma sabato 12 ottobre alle 12, preceduto dalla sfilata (dalle 10.30) nel Bacino San Giusto.

Il weekend dei legni dell'alto Adriatico


Domenica 6 ottobre, nonostante le condizioni meteo non proprio brillanti, con un timido nord ovest, il Comitato di Regata del 16°Raduno Città di Trieste è riuscito a portare a termine la seconda ed ultima prova in programma per la manifestazione. Dopo una splendida sfilata delle signore del mare davanti al bacino San Giusto, gremito di passanti che nonostante la pioggia si sono soffermati a guardarle sfilare, il Comitato di Regata ha condotto la flotta verso il largo tra i campi di regata della Barcolina e della Bernetti. Una partenza regolare ha visto i concorrenti assieparsi verso la barca comitato scegliendo la parte destra della linea per poi sparpagliarsi sull’intera area di regata verso terra Cicha Boba II, Nirvana, Shahrazad, Koala. Mura a dritta invece si allungano tra le altre Strale, Margaux star portata da Maurizio Planine e Sirah di Lodes. Alla prima boa, lo Strale che ha scelto la parte sinistra del campo di regata, aveva un vantaggio di 10 minuti sul secondo, sbaragliando completamente gli avversari continuando da solo per l’intero percorso, ottima posizione anche per la piccola star di Planine, il Sirah di Lodes vanificherà il vantaggio del lato prolungando esageratamente verso la sinistra del campo, solo un ulteriore salto a sinistra del vento permetterà di contenere il danno consentendogli la miglior prestazione stagionale. Lo Strale, barca degli anni settanta vincitrice di innumerevoli trofei, progettata dal geom. Berardi, è la barca ideale per i venti leggeri del Golfo di Trieste. Tra le 62 barche intervenute al raduno c’è da ricordare Alnair III, terza barcsa di Antonio Pierobon che negli anni 60-80 fu uno degli yachts man di maggior successo. In acqua, lo scafo più anziano era Sorella, legno del 1835, costruita in Inghilterra, nata come barca da pesca/diporto per veleggiare nel Canale della Manica. Delusione a bordo di Shahrazad, dopo la buona prestazione dell'anno scorso, un incrocio "difficile" ed il lato sfavorevole non aiutano il brillante equipaggio in questa giornata. Per far convivere scafi così diversi il Comitato Organizzatore ha dovuto ricorrere ad una  riduzione di percorso che ha permesso a tutti i concorrenti di tagliare la linea del traguardo nel tempo massimo consentito.

 Ecco di seguito i risultati del 16° Raduno Città di Trieste targato Marina Yachting, suddivisi per le varie classi:

Per le Veteran Olympic Class, 1° classificato la Star dell’armatore Vincenzo Cumbo (YCA) protagonista oggi di uno splendido primo lato: la lotta tra Davide e Golia, la piccola Star e il grande Cica Boba. Al secondo posto, a pari punti il Dragone di Giorgio Brezich (STV).

Per la categoria Passere, il duello storico Nibbio-Nirvana vede questa volta vincitore il Nibbio di Pietro Barcia (STV). Al secondo posto l’austriaco Pan II di Poell Matthias (Union Yacht Club Attersee). Al terzo posto Koala di Mario Bernardi (CDVM).

Per la Categoria Sciarelli, Raggruppamento A, vince Cicha Boba II di Gasparini Giovanni (CDV), al secondo posto Isabella di Ianiro Giacinto (YCA) e al terzo posto Auriga di Elena Galesso (SVOC).

Per il raggruppamento B, vince Janega di Trani/Traversa (STV), secondo Athena di Alessandro Settimo (YCA) e sul terzo gradino del podio Andromenda di Silvio Spagnul (YCA).

Per la Categoria Epoca, vince Ciao Pais con 2 primi, al secondo posto Margaux (3,2) e al terzo posto Cochy Bondhu (2, 4).

Per gli Yacht Classici Categoria >220, vince Athena (1,2), al secondo posto Andromeda (3,1) al terzo posto Darling (2, 4).

Per la Categoria Classici <220, vince Strale (2, 1), secondo Violetta (1, 7) e al terzo posto Al Na Ir III (6, 3).

Ed infine, per i metrici, al primo posto Valentina (1, 2), seconda Margaux (4, 1) e terza Violetta (2,3).

 A fine giornata sono inoltre stati assegnati i seguenti premi:

 Il Trofeo Arrigo Modugno, destinato all’imbarcazione della categoria Yacht d’Epoca che termina le due prove con il minor tempo compensato è stato assegnato a Ciao Pays di Massimo Fonda.

Il Trofeo Sergio Spagnul, dedicato all’imbarcazione della categoria Yacht Classici che terminerà le due prove con il minor tempo compensato, è stato assegnato allo Strale di Bruni Dandini Trogu.

Ed infine il Trofeo Marina Yachting, sponsor della manifestazione è stato assegnato a Giorgio Brezich e al suo Dragone dal nome “Un sogno”.

Adrenalina pura oggi alla Barcolana Fun

foto Cristina Rojaz

È l'alba, quando un centinaio di "centauri" attraversa il passaggio pedonale di Piazza Unità d'Italia, facendo andare in tilt il traffico mattutino dei primi automobilisti. Per il secondo anno consecutivo, il lunedì prima della Barcolana, Trieste viene baciata dalla Bora. 

Ormai è una moda che fa tendenza tra gli amanti del Kite e del Wind Surf: Barcolana Fun serve una pietanza unica nel menù di questa settimana di eventi, Bora a 30 nodi e pubblico assiepato lungo il molo Audace per vedere le esibizioni di questi funanboli della tavola. Evoluzioni mozzafiato nello specchio d'acqua del bacino San Giusto e lungo la diga del Porto Vecchio. 

La velocità dei Windsurfisti, che muniti di Gps tascabile, hanno tentato il record di velocità ammaestrando le raffiche di una Bora in crescere dall'alba sino alle 11.00, orario limite per questo "spot" da campioni. 

Ad aprire le fila dei Kiters, tre fenomeni capoverdiani, il Campione del Mondo Airton Cozzolino Lopes, Matchu Lopes Almeida (già presente nel 2012) e Elvis José Almeida Nunes: aquiloni e tavole hanno colorato il cielo di una Trieste infreddolita e nuvolosa. Una cartolina per questa città che continua ad essere un punto fermo a livello internazionale nel mondo di tutto quello che si "muove con un vela". Chapeau!

foto Cristina Rojaz

mercoledì 18 settembre 2013

Trofeo Insiel è stato uno spettacolo

Lucia 

Ennesimo sucesso di consensi per il Trofeo Insiel, quest'anno nuovo record d’iscritti, batte tutte le precedenti edizioni e assicura un Golfo dipinto di vele. Vince Sayonara la prima “grande regata settembrina”, organizzata dal dall'Insiel con il supporto a mare della Società triestina della Vela. Vento debole sabato, l'evento, che ha visto al via 233 barche (nuovo record, contro i 214 del 2012), tra i quali un buona metà partecipanti solo a vele bianche. Sayonara, del muggesano Roberto Bertocchi, ha sconfitto il meteo e vinto tra i “senza limiti”, ovvero le barche che hanno regatato in assetto normale, precedendo il Fanatic di Pierluigi Peresson e il piccolo Cativa Exit Models di Danny Tical, terzo davanti all'Ufo Alien Hotel Victoria. La regata a “vele bianche” ha visto invece vincitore il delta 84 Vipera che, con Sayonara, si aggiudica il “Trofeo Insiel”.
Numerosi i non arrivati e gli squalificati (quasi 20) ma uno splendido colpo d'occhio in Golfo per il primo degli eventi ad alta partecipazione della stagione autunnale. Erano 159 iscritti e 96 arrivati nella sola classe vele bianche dove vince - come detto - Vipera di Michele Spangaro, seguito da Speedy X di Giancarlo Pelosi; sul podio anche Haliaetum, di Gianni Sinico, mentre la quarta piazza va a Bonita di Spangaro, con alle spalle Lola di Michelazzi. Viste le condizioni meteo, quasi una cinquantina di barche non ha portato a compimento il percorso, e più di una decina è stata squalificata. La sezione “senza spinnaker e gennaker” ha visto ulteriori premi, pensati con l'obiettivo di coinvolgere anche le barche più storiche del Golfo, facendole partecipare alla categoria Vele bianche d'epoca in legno e quello per le vele bianche d'epoca in vetroresina. Sul fronte delle barche d'epoca in regata a vele bianche, il primo posto è andato al Pioniere di Marco Penso, seguito da Lucia vincitrice morale di Leone Sirio bellissima passera del 60, di poco più di 8 metri, appena meticolosamente restaurata, e, al terzo posto, dal mitico Nibbio affidato a Piero Barcia, in acqua dopo il restauro a seguito del disalberamento, lo scorso anno, alla Barcolana Classic. Tra le barche d'epoca in vetroresina a vele bianche, invece, la prima piazza è tutta per la bellissima e storica Lola di Michelazzi – dominatrice in Golfo un po' di stagioni fa, anche quinta assoluta tra tutte le vele bianche – seguita da Polvere di stelle di Giorgio Velasco, terzo Vega di Alessandro Del Piero. Tra i monotipi, solita battaglia tra gli Ufo con protagonisti otto scafi: la vittoria va ad Alien Hotel Victoria, di Massimo Jenko, seguito dal Poison con Francesca Settimo e dal Don Chisciotte di Francesco Pegan. Tra i Meteor (15 in acqua) vince Stefano Nursi con Utopia, il secondo posto va a Teide di Paolo Zanon, mentre Diego Paoletti su Premuda è terzo. Ancora gli Zero: sui 9 iscritti è primo Fabio Rochelli con 321 Zero, seguito da El Diablo di Campanacci, e Zero Assoluto di Genzo.

lunedì 9 settembre 2013

La Coppa America foiling


La Auld Mug  ha scritto la sua lunga storia con la grammatica dell’innovazione e con quella affascina da più di un secolo e mezzo. Una volta per scrivere le leggende del mare si correva tra le onde, adesso letteralmente si vola sull’acqua con il “foiling”,  i catamarani AC 72 si sollevano sulle derive come aliscafi, sfruttando tutta la potenza di una vela rigida alta 40 metri, una potenza che qualcuno fa somigliare, per analogia, a quella di un motore da 700 cavalli. La loro cifra estetica è la velocità, quando passano lasciano solo un sibilo. Tanta velocità come piacerebbe a Marinetti, finora raggiunta sull’acqua solo con oggetti naviganti costruiti per i record in linea retta come Hydroptere o Vestas Sailrocket2. Cinquanta nodi a vela, quasi cento all’ora di Gianni Morandi, sono una velocità mostruosa. Per disegnare questi cat i progettisti hanno esplorato nuovi panorami del confine aria acqua, ma è un mondo nuovo destinato a durare, forse, la vita di una farfalla: una sola edizione. Ai velisti piace volare, chi vincerà la Coppa prima di cambiare e tornare ai monoscafi ci penserà a lungo, perchè sono costati ricerche che adesso sono un vantaggio sulla concorrenza. Gli Ac 72 sono veloci e difficili da portare, non si sono dimostrati molto adatti al match race, il duello all’arma bianca che invece era diventato una danza con incroci calibrati al millimetro con i vecchi monoscafi, che però non passavano i 14 nodi in condizioni normali. Però i catamarani AC 72 sono i primi attrezzi foiling a disputare vere regate a quelle velocità, tra un paio di generazioni le prestazioni saranno molto più vicine. Sono una conquista tecnologica ancora acerba che non è piaciuta ai sacerdoti della tradizione. Forse il salto in avanti con il foiling è stato eccessivo, visionario: ma è un salto in avanti. Nella vela il progresso è molto lento, i marinai hanno paura di cambiare quello su cui si sentono sicuri: le caravelle che hanno scoperto l’America, velocità media circa 8 nodi, non sono tanto diverse dalle navi tonde che i romani affidavano a comandanti fenici per portare il grano (e gli obelischi) dall’Egitto a Roma. Erano più veloci i vichinghi di Erik il Rosso, arrivato a Vinland – Terranova verso l’anno mille con i leggeri drakkar , capaci di lanciarsi a 14 nodi con il vento in poppa. I vascelli, fatti per resistere alle cannonate e restituirle, di Horatio Nelson signore di Bronte nella battaglia di Trafalgar all’inizio dell’800 erano una evoluzione senza rivoluzione dei galeoni di Sir Francis Drake, il corsaro della regina, che nel 600 era arrivato guarda caso a San Francisco. Ma la storia della navigazione non è scritta solo dai monoscafi: le barche che i polinesiani hanno usato per arrivare in nuova Zelanda erano quasi esili poliscafi. C’è un legame storico tra San Francisco e la velocità: i cercatori d’oro entravano nella baia dopo navigazioni massacranti a bordo dei clipper bastonati dalle tempeste di Capo Horn. Anche quelle meravigliose navi a vela vivevano con il mito della velocità (fino a 18 nodi) e spesso, come gli AC 72, erano costruiti per il solo viaggio di andata: nessuno aveva merci o persone da riportare indietro dalla California a New York, erano le speranze di trovare pepite sulle rive di Silverado a pagare il biglietto. L’inizio della corsa all’oro in California è del 1848, anno in cui è stata forgiata la Coppa poi messa in palio nel 1851, tutto torna… Patrizio Bertelli le racconta così: “queste barche sono animalesche, viaggiano tra aria a acqua con dinamiche nuove, sono oggetti che il pubblico non riesce a riconoscere. Io all’inizio ero molto scettico, preferivo il monoscafo. Adesso credo che ci siano delle cose buone e che restando nell’ambito delle barche foiling, certamente più piccole e meno costose, potremmo anche mettere a frutto le esperienze che abbiamo fatto adesso”. La velocità è scritta sulla faccia di Grant Dalton, il comandante over fifty che guida New Zealand, vincitore anche del giro del mondo in catamarano e senza scalo, con Club Med. Quando New Zealand ha perso due uomini in mare in una ingavonata con rischio vita ha detto con un ghigno “io non casco in mare”. A Matteo De Nora sta a cuore il futuro della Coppa: “Intanto bisogna riportarla in Nuova Zelanda. Alla gente piace il monoscafo, si riconosce nella storia della navigazione. Ma dalla velocità non si torna indietro. Forse la soluzione è un monoscafo planante che arriva a 35 nodi ma che consente tutte le manovre di pre partenza che piacciono al pubblico”. De Nora centra il punto: lo sport anche quando coinvolge la tecnologia non può rinunciare al confronto tra gli uomini che lo praticano. La poetica di Team New Zealand è da sempre questa: un grande equipaggio che fa “cantare” una grande barca. Alla vigilia delle regate ancora non esiste un favorito. Oracle appare veloce anche senza regolatore della wing Dirk De Ridder, New Zealand, a sentire i ragazzi di Luna Rossa che l’ha incontrata in allenamento in questi giorni è cresciuta ancora. Se prima era imprendibile oggi non c’è un aggettivo per descriverla.

A.Vettese

giovedì 5 settembre 2013

15 MIGLIA IN SOLITARIO di R.Scoppa

15 miglia in Solitario, lo Start!
Sabato 31 Agosto 2013 - La  21° Edizione della 15 miglia in Solitario sarà ricordata come una delle più belle manifestazioni veliche dell’anno e tra le più belle di sempre nella XIII ° Zona F.I.V.  I numeri parlano in maniera inequivocabile:  sono stati infatti ben 97 gli Armatori che prima hanno messo la firma e poi la prua delle proprie barche sulla linea di partenza di questa classicissima della Società Nautica Grignano.  La S.N.G  ha saputo organizzare e coordinare, sotto l’ impeccabile direzione del  C.d.R ,  una regata che ha soddisfatto tutti i partecipanti che si sono cimentati su un percorso a bastone con stacchetto sulla prima boa , da ripetere due volte. Eolo ci ha messo la ciliegina sulla torta regalandoci un maestrale sugli 8 / 10 nodi che ha fatto filare tutte le barche sia le più performanti,  ovviamente, ma anche gli scafi più datati ed a vocazione crocieristica.
I regatanti del Golfo anche i meno smaliziati dimostrano  un gradimento crescente verso questa regata alla quale partecipano  in tutte le edizioni per mettere alla prova la propria esperienza che  di anno in anno si  affina con il  binomio armatore/skipper e la propria barca; la compagna di sempre quella che non ti frega mai e che ti regala le più belle soddisfazioni  con le vele a segno, sulla giusta rotta. La “solitario”  è questa! ed il risultato ottenuto è solo da ricercare nella capacità di gestire al meglio la barca; i meriti sono solo tuoi così come gli errori che inevitabilmente si commettono.
Veniamo un po’ alla cronaca di questa regata; la partenza è fissata per le 11,00 ma giustamente il C.d.R ha atteso che il vento avesse una direzione stabile per cui l’ammainata è stata data con una ventina di minuti di ritardo; tutti con mure a dritta si sono proiettati verso la linea di partenza passandola già in buona velocità. Prendono la testa due UFO ed un DELTA 84 che si daranno battaglia sia sulle boe che all’arrivo con una serie di virate, strambate, ecc. per piazzare la prua più avanti dell’avversario; alla fine sarà “ALLIEN”  di Massimo Jenko ad avere la meglio su “BANDITO “ di Franco Deganutti, entrambi UFO, e su “ESCOMATTO” di Christian Babich. Ma la regata è stata avvincente anche nelle categorie inferiori e tra gli scafi da crociera, sempre molto combattuta nelle classi DELTA ed ECHO, in assoluto le più affollate, dove rispettivamente i DELTA 100 di Anselmi e di Sinico hanno avuto filo da torcere con l’ELAN 340 “ASTEROPE II”  cosi come in classe ECHO, ancora una volta, l’ELAN 310 di Spina ha messo in riga i MUJA di Cernaz e di Fischer, ma nulla ha potuto contro “SELVE” progetto Starkel, sempre attuale, timonata  magistralmente da Paolo Tomsic. In Classe FOXTROT  “ZOGATOLO” di Marsi,  un bel DELTA 87, fa valere sia la sua età che il bel disegno delle linee d’acqua che ne fanno una barca velocissima capace di mettere in fila scafi di dimensioni e velature maggiori. Il quinto posto in classifica generale e primo assoluto tra i “crociera” ne sono la dimostrazione. Ancora due parole sulle barche di legno che a dispetto degli anni si dimostrano sempre a segno e tutt’ora competitive, così oltre ad ammirare bellissimi scafi come “NIRVANA“, “SIRAH”, “KOALA” e “SHARAZAD” ne apprezziamo anche le indubbie  doti marine che le rendono eleganti e veloci al tempo stesso. Tra i “ METEOR” è ancora una volta è Paoletti che con la sua “PREMUDA” ha la meglio su “ IAJA”, ma non è stata una passeggiata e se la sono giocata fino alla fine ( 46 esimo e 47 esimo ) in classifica generale.
Nella categoria “Charlie” un plauso al veterano Enrico Ferluga con la sua “La Isla”.
Un bravo Giuseppe Muscolo con “Nike” appena rientrato da una lunga crociera,  ha voluto subito cimentarsi con avversari ben agguerriti.
Un altro plauso ad Erik Cernigoi alla sua prima esperienza in questa regata.
E’ ora di rimettere le vele nei sacchi, di riordinare le scotte e le drizze per poi affrontare le inevitabili quattro chiacchiere di banchina e da qualche sfottò : “ ….. io ho fatto …… io ho detto ….. , ma tu dov’ eri ? non ti ho visto …. “ ecc. ecc.
 E’ bello anche solo partecipare, forse non tutti lo comprendono, a queste che sono delle vere ineguagliabili feste del mare.
Si ringrazia tutti i partecipanti, giudici e collaboratori per l' ottima riuscita della manifestazioine.
Buon vento
Raffaele Scoppa

lunedì 2 settembre 2013

100 iscritti alla 15 miglia in solitario della Nautica Grignano

Alien Hotel Victoria
Trieste, 31 agosto 2013 - Bellissima giornata di vela, sole ed un maestrale ben steso su tutto il campo di regata, di intensità attorno agli 8 nodi, sabato davanti a Miramare. La XV miglia in solitario verrà ricordata come una delle più belle regate di sempre. Bravi gli organizzatori, il CdR, e tutti i velisti partecipanti (tantissimi un centinaio), hanno completato il percorso ben 80 solitari che è il record assoluto di partecipazione. La vittoria è andata all'irriducibile e bravissimo Massimo Jenko che con il suo Alien Hotel Victoria ha sbaragliato la concorrenza. Brillante prestazione di Fulvio Marsi che con uno scafo da crociera di poco più di otto metri e mezzo oltre a vincere nella categoria "Foxtrot" ha ottenuto un quinto posto assoluto (primo tra i crociera) da incorniciare, tenuto dietro solo dai primi quattro tutti della categoria regata. Ottimo anche il primo posto in classe Delta di Asterope di Nelgia Gino e Cibibin Massimo. Complimenti anche all'ultimo concorrente arrivato, Federicando di Nereo Coslovich, che ha sigillato il record di 80 scafi arrivati. Di seguito trovate i link alle classifiche sia della regata che del circuito X2 e in solitario.
Asterope II

lunedì 26 agosto 2013

Team New Zeland challenger! Grazie Luna Rossa!


Emirates Team New Zeland ha vinto, hanno vinto i più forti, i neri di Grant Dalton, del “loyal” Dean Barker, la corazzata neozelandese affidabile, concentrata, cattiva quanto basta, organizzata sugli elementi chiave di una sfida pazzesca come questa America’s Cup numero 34, con barche mostruose sconosciute anche ai loro inventori. Una lunga strada, e le ultime curve fatte insieme allo sfidante alleato, gli amici italiani di Luna Rossa, i Bertelli boys entrati nel gioco all’ultimo istante proprio grazie all’accordo con ETNZ. Sette a uno (e l’unico punto di Luna Rossa è venuto dal ritiro della barca nera per una rottura) che non ammette discussioni tecniche e infatti non se ne fanno, ad eccezione di dare atto a Max Sirena e a tutto il team di Luna Rossa, ben consapevole di avere un mezzo “vecchio” contro uno nuovissimo, di aver continuato a lavorare fino all’ultimo secondo migliorando incredibilmente le performance, le manovre, l’affidabilità, anch’essi scoprendo giorno dopo giorno quello che c’era da scoprire sulle macchine volanti AC72.
Perché una cosa va detta, adesso che Luna Rossa e la sfida targata Circolo della Vela Sicilia lasciano la scena al match finale che vale la conquista del trofeo. Si è molto polemizzato e criticato – con ampie e condivisibili ragioni – sull’estremizzazione di questa Coppa e sulle barche scelte. La fine del match race e dello spettacolo tattico e velico che rappresentava, la fine della vela più romantica a beneficio della velocità in quanto tale. Dove le macchine e gli strumenti contano più degli uomini. I rischi e i pericoli, purtroppo materializzatisi nel più atroce degli incidenti costato la vita a un grande velista. I costi che hanno ridotto l’evento a un briciolo di partecipanti. Tutto vero, e presto speriamo che la Coppa volti l’ennesima pagina e riprenda un po’ del suo splendore. Ma il punto da sottolineare è questo.
Pur con tutti i difetti appena elencati, la classe AC72 era e resta una imbarcazione a vela impegnata in regate. Chi s’è iscritto al gioco sapeva questo, e basta. C’era da progettare, costruire, armare e far correre questa “barca”, conoscendone e svelandone i misteri, per trarne il massimo nei termini marinareschi di sempre: velocità e manovrabilità. In questo Aotearoa e Luna Rossa non sono diverse dalla goletta America, o dal Courageous, o da Azzurra o da Stars & Stripes o da Alinghi… E quegli obiettivi, alla fine, li raggiungono gli uomini: i marinai e prima ancora i progettisti, gli ingegneri, i costruttori, i maestri d’ascia come chi sceglie le miscele di titanio per una vite.
Se si accetta questa visione, l’arrivederci a Luna Rossa si arricchisce anche di un “grazie” e soprattutto di grande rispetto per quanto hanno saputo creare. Arrivati due anni dopo alla sfida, sapendo che avrebbero avuto a disposizione un solo mezzo, lo hanno preparato, custodito, manutenuto, allenato, migliorato, reso splendente nel suo argento vincendo ancora una volta (e di gran lunga) la Coppa dello stile (e da Prada è il minimo), dotato di armi sempre diverse, le derive curve, i foil, e un mare di altre cose. La barca Luna Rossa e i marinai italiani hanno fatto più strada in questa Coppa America sperimentale, di altre nazioni e altre sfide. Più dei francesi, il popolo più catamarano del mondo, assente alla Coppa dei catamarani. Più dei cinesi e dei coreani, le economie emergenti che non hanno saputo rendere economica una sfida al trofeo degli uomnini di mare. Più degli inglesi, che dicono “Rules the waves” ma intanto in Coppa non ci arrivano mai. Più degli svedesi ricchissimi e Cayardissimi, affondati nei loro stessi errori e drammi e battuti da una barca col doppio dell’età. E chissà quanto si potrebbe dire che Luna Rossa e i Bertelli boys hanno fatto più persino di Oracle Racing USA, il detentore-defender, impersonato nei “cattivi” Larry Ellison e Russell Coutts, che da una parte ha fatto incetta di supercampioni della vela, al punto da tenere in panchina il numero uno al mondo, Ben Ainslie, e dall’altro ha toppato clamorosamente l’approccio alla nuova barca, mancando l’appuntamento con il foiling “visto” dai kiwi e dagli italiani, rovinando nella celebre scuffia il primo (bruttissimo) AC72, e quindi impegnando risorse incalcolabili, da invasione militare, al gran ritorno, col varo del secondo e la restaurazione del primo, così da averne due catamarani per allenarsi. Oracle resta un mistero, ma per i mezzi che ha messo in campo, l’impressione è che i marinai statunitensi non abbiano avuto le intuizioni e le qualità dei neozelandesi, e forse degli stessi italiani.
Ecco spiegato perché, pur restando tutte le perplessità su questa Coppa che non ha saputo far innamorare i velisti né conquistare nuovi appassionati, l’impresa di Luna Rossa merita un applauso. Ha rappresentato al meglio la vela italiana, è arrivata alla finale della Louis Vuitton Cup, è stata sconfitta duramente ma a testa alta dalla squadra e dalla vela più potente del pianeta. Bravo Max e bravi ragazzi.
Per vincere la trentaquattresima Coppa America di Vela bisogna battere otto volte il proprio avversario. Cosa succederà dal 7 settembre? Come sempre prima di una finale tra due team che non si sono mai incontrati prima, c’è l’incognita della velocità: quale barca è più performante? La semplice risposta a questo quesito potrebbe contenere già la profezia facile sul risultato finale. Poi ci sono le infinite variabili della Coppa. La fragilità di queste barche e quindi le possibili avarie (ma alla lunga, come visto per Luna Rossa, vince comunque chi è più veloce), il vento della baia che a settembre dovrebbe aumentare, per non parlare delle incognite legate alle decisioni della Giuria. C’è in ballo una possibile squalifica per alcuni membri del team Oracle a seguito delle bugie e delle modifiche agli AC45, rischierebbe persino James Spithill. Come si comporteranno Ellison e Dalton?
Potrebbe anche finire tutto in nulla, come l’attesa rivalità Bertelli-Cayard, evaporata al sole di una netta superiorità di Luna Rossa su Artemis. Se una delle due barche, ETNZ o USA17, dovesse essere nettamente superiore all’altra, forse la Coppa finirà presto, magari anche 8-0, e il perdente sotterrerà l’ascia di guerra per accettare una sconfitta inevitabile. Se invece le barche dovessero essere vicine, e le regate combattute per davvero, allora a guadagnarci sarà la Coppa stessa, con un po’ di spettacolo almeno nel finale. In questo caso potrebbero tornare a contare gli uomini, e su questo aspetto gli americani sembrano superiori. Attese e domande: ormai basta aspettare il 7 settembre.

America’s Cup, il programma (serie al meglio delle 17 regate: vince il primo a conquistare 8 punti)
• sabato, 7 settembre: Race 1 (13:10 PT, 22.10 ora italiana), Race 2 (14:10 PT, 23.10 ora italiana)
• domenica, 8 settembre: Race 3 (13:10 PT, 22.10 ora italiana), Race 4 (14:10 PT, 23.10 ora italiana)
• martedì, 10 settembre: Race 5 (13:10 PT, 22.10 ora italiana), Race 6 (14:10 PT, 23.10 ora italiana)
• giovedì, 12 settembre: Race 7 (13:10 PT, 22.10 ora italiana), Race 8 (14:10 PT, 23.10 ora italiana)
• sabato, 14 settembre: Race 9 (13:10 PT, 22.10 ora italiana), Race 10 (14:10 PT, 23.10 ora italiana)

lunedì 19 agosto 2013

Luna Rossa vs Team New Zeland 1 - 1

San Francisco – Con un posto nella finale della 34ma America’s Cup in palio, Luna Rossa Challenge ha pareggiato il conto in quella della Louis Vuitton Cup al termine di una regata condizionata dal ritiro di Emirates Team New Zealand, sino a quel momento solito protagonista della scena.

I kiwi stavano comandando la regata con oltre quattrocento metri di vantaggio quando, al termine del terzo lato, hanno dovuto fermare il loro AC72 a causa di un problema all’impianto idraulico che permette di governare i sistemi di bordo.

“Queste barche sono guidate dall’idraulica. Puoi incorrere in problemi seri se non puoi intervenire sulla regolazione della wing o su quella del rake” ha spiegato lo skipper Dean Barker.

I kiwi sono stati squalificati quando hanno ricevuto assistenza esterna da parte del loro shore team, intervenuto a bordo per ripristinare l’impianto.

Luna Rossa ha potuto così proseguire il suo volo solitario verso il punto del pareggio.

“Tutto ciò che viene, per noi, è un bonus – ha commentato il timoniere di Luna Rossa, Chris Draper – Non ci piace vincere così, ma sono comunque soddisfatto di come stavamo regatando contro avversari del genere. La velocità, nel complesso, è migliorata rispetto ai Round Robin. Vediamo cosa succederà”.

Draper e Luna Rossa avranno modo di capire a che punto sono già domain, quando saranno recuperate le regate 3 e 4, rinviate ieri e oggi. In vista dell’appuntamento, lo shore team di Luna Rossa dedicherà la sua attenzione all’ala, sulla quale, nel corso della giornata, si sono concentrate le attenzioni dell’equipaggio.

Draper ha spiegato che il danno è coseguenza dell’incredibile potenza di queste barche: “C’era un bel pò di brezza durante la navigazione di bolina. Stavamo spingendo barca e ala al limite e questo tipo di problemi capitano quano spingi al massimo. Sono quattro giorni consecutivi che navighiamo e lo faremo anche domani. E’ davvero dura per tutti tenere le barche in un pezzo”.

martedì 30 luglio 2013

Palma di Maiorca TP 52 Super Series

Photo - Max Ranchi
Palma di Maiorca, Spagna- Copa del Rey, seconda giornata a Palma. Azzurra è terza in classifica provvisoria della 52 Super Series. Dopo l’ottimo avvio di ieri, con il secondo posto nell’unica prova disputata, Azzurra è oggi incappata in una giornata storta, con i risultati parziali 3-4-7 e il team che riesce comunque a mantenersi in terza posizione.

Una giornata lunga, con tre prove disputate con brezza termica da sudovest che, dai 15 nodi iniziali, è andata calando fino agli 8 nodi, quando il comitato ha dato il via alla terza regata, dopo le 5 del pomeriggio.

La prima prova è stata segnata da una partenza anticipata di poche frazioni di secondo, che ha costretto Azzurra a regatare in recupero. Il quarto posto finale vale oro in una prova dominata da Ran. La seconda ha visto Azzurra bordeggiare da par suo nella prima bolina e prendere il comando, mantenuto per il successivo bordo di poppa. Ma nel corso della seconda bolina e dell’ultima poppa, Ran e Quantum hanno recuperato riuscendo a terminare davanti. La terza prova, dopo una buona partenza, è stata caratterizzata da oscillazioni del vento che non hanno premiato la scelta di Azzurra di navigare sulla destra, lato tradizionalmente favorito al calar del sole nella baia di Palma. La giornata va dunque in archivio con l’amaro in bocca ma la consapevolezza che la solidità di un team si vede nei momenti di difficoltà.

Nelle altre classi gli italiani stanno ben  figurando: in IRC 1 è nettamente al comando B2 di Michele Galli, un TP52 modificato, con un equipaggio di velisti italiani dai trascorsi in Coppa America a rispondere alle chiamate tattiche di Francesco de Angelis. In IRC 0, la classe Minimaxi, Stig di Rombelli è al secondo posto mentre tra gli X-35 è al comando Margherita.Vasco Vascotto, tattico: “Dura commentare un giorno come questo, quando non gira puoi impegnarti finché vuoi ma chiaramente non era la nostra giornata. Nella prima regata il computer ci dava dentro, comunque non mettiamo in dubbio l’OCS e credo che abbiamo recuperato bene. Nella seconda prova abbiamo lottato per portarci in testa e ci siamo riusciti, ma Ran ha pescato un gran jolly in poppa sulla destra, recuperando dalle retrovie, mentre anche Quantum si è portato a ridosso. Nella successiva bolina abbiamo girato il gate con il massimo sinistro, poi il vento è saltato a destra ma andare da quel lato ci avrebbe costretto a passare sotto gli spi dei maxi. Nella terza regata il pin era avvantaggiato, siamo partiti bene a sinistra, poi ho visto una barca del raggruppamento precedente prendere un gran destro avanti a noi e ci siamo buttati da quel lato, tradizionalmente favorito verso sera. Evidentemente non era così, ma non ci arrendiamo, anche se devo dire oggi è stata proprio una giornata pesante”.

52 SUPER SERIES – 32^ Copa del Rey, Results after 4 races

1 Quantum Racing, USA, (Doug DeVos) (3,2,2,1) 8pts
2 Rán Racing, SWE, (Niklas Zennström) (1,1,1,6) 9pts
3 Azzurra, ITA, (Alberto Roemmers) (2,4,3,7) 16pts
4 Rio, USA, (Manouch Moshayedi) (6,3,5,3) 17pts
5 Provezza, TUR, (Ergin Imre) (4,7.5,4,4) 19.5pts
6 Gladiator, GBR, (Tony Langley) (7,5,8,2) 22pts
7 Interlodge, USA, (Austin Fraogmen) (5,7.5,6,5) 23.5pts
8 Paprec, FRA, (Jean Luc Petithugenin) (9,6,7,8) 30pts
9 Aquila, AUT, (Aquila Sailing Team) (8,9,9,9) 35pts
by Fare Vela

martedì 9 luglio 2013

Spostata al 31 agosto la 15 miglia in solitario

Babayaga Red Bridge
Trieste, 9 luglio 2013. Per motivi organizzativi la Società Nautica Grignano di Trieste ha comunicato che la data della 21°esima edizione della 15 miglia in solitario, 10° Memorial Furio Girometta, dopo il rinvio per avverse condizioni meteo della scorsa domenica, è stata fissata per il 31 agosto 2013.

mercoledì 3 luglio 2013

Luna Rossa protesta il Direttore di Regata

Patrizio Bertelli
San Francisco, 2 luglio 2013 – Oggi il team Luna Rossa Challenge 2013 presenterà una protesta alla Giuria Internazionale della 34^ America’s Cup chiedendo l’annullamento delle regole introdotte dal Direttore di Regata venerdì 29 Giugno (Regatta Notice 185 e 189).

Luna Rossa considera che, pubblicando questi documenti, il Direttore di Regata abbia sfacciatamente violato i regolamenti che reggono la 34^ America’s Cup, eccedendo la sua giurisdizione e la sua autorità.
Come è universalmente noto, uno dei pilastri fondamentali di qualunque America’s Cup è il Regolamento di Classe, regolamento che viene proposto dal Defender ed è accettato dai challenger al momento in cui lanciano la sfida.

Queste regole possono essere cambiate unicamente con il consenso unanime dei team concorrenti (Art. 4 del Regolamento di Classe degli AC72), come è successo per oltre una dozzina di emendamenti introdotti durante questa Coppa.

Questa è una garanzia fondamentale a tutela dei diritti dei challengers. Lo scopo di questa norma è di impedire al Defender – o a qualunque terzo – di cambiare le regole del gioco improvvisamente e/o unilateralmente, come il Direttore di Regata sta tentando di fare in questo caso: il suo è un chiaro tentativo di mettere fuori stazza la nostra barca, a soli pochi giorni dall’inizio delle regate, con la scusa della sicurezza.

Luna Rossa è assolutamente favorevole all’introduzione di nuove e più severe norme di sicurezza (ha votato in favore di 35 delle 37 Raccomandazioni del Direttore di Regata), ma le regole relative ai timoni, agli elevatori dei timoni nonché al maggior dislocamento non hanno nulla a che vedere con la sicurezza; il loro unico effetto e la loro sola ragione di essere è quello di aumentare la velocità e le performance della barca.
Luna Rossa ha anche chiesto alla Giuria di programmare l’udienza a una data precedente alla prima regata dei Round Robin (Luna Rossa contro Emirates Team New Zealand), in calendario il 7 Luglio.

Come è stato sottolineato durante la conferenza stampa di Alameda il 17 Maggio, Luna Rossa è desiderosa di regatare nella 34^ America’s Cup, nel rispetto dei regolamenti che la governano, ma non accetterà nessuna imposizione contraria alle regole vigenti nel momento in cui ha lanciato la sfida.

venerdì 28 giugno 2013

Niente vento ai mondiali ORCI

Photo - Max Ranchi
All'indomani della regata offshore, l'Adria Ferries ORCi World Championship, evento in corso di svolgimento ad Ancona grazie all'organizzazione di Marina Dorica, subisce una battuta di arresto e si arrende alla pigrizia di una situazione meteo inusuale: ai groppi temporaleschi che hanno caratterizzato la notte scorsa e la mattinata odierna è seguita la totale assenza di vento. Sul campo di regata dorico è rimasta solo una fastidiosa onda morta, che ha complicato non poco l'attesa degli equipaggi.

L'annullamento, deciso dal Comitato di Regata verso le 17, lascia immutate le classifiche stilate al termine della regata lunga.

Gruppo A
Nel gruppo A la situazione è decisamente serrata: Calipso 4 di Piero Paniccia è al comando con quattro punti di margine su Enfant Terrible-Audi Domina di Alberto Rossi e sei su Aniene di Alessandro Maria Rinaldi. Il gruppo di testa è completato da Hurakan di Marco Serafini e dai croati di Marina Kastela.

Tra i Corinthian comandano i greci del Grand Soleil 42 Race Booker, decimi assoluti. A un punto e mezzo li insegue lo scafo gemello Man di Riccardo Di Bartolomeo, dodicesimo, e a tre e mezzo l'X-41 Lisa di Giovanni Di Vincenzo.

Gruppo B
Leader incontrastato è Low Noise di Giuseppe Giuffré che dopo tre prove anticipa di sette prove i campioni uscenti di Scugnizza, guidati dall'armatore Vincenzo De Blasio. Il podio provvisorio vede al terzo posto Uka Uka Racing di Lorenzo Santini, in ritardo di sedici punti rispetto al battistrada.

Tra i Corinthian è grande battaglia, con tre barche raggruppate in soli cinque punti e mezzo. Al momento il leader è Alvarosky, del presidente dell'Unione Vela d'Altura Italiana Francesco Siculiana. Quinto assoluto del gruppo B, è incalzato da Jasmine Moroni&Partners di Paolo Zoppi e da South Kensington di Alessandro Consiglio, vincitore a sorpresa della prima parte della prova di altura.

Il programma di domani
Sperando nel favore delle condizioni meteo, il Comitato di Regata ha fissato la partenza delle regate in programma domani alle 10.25. Alfredo Ricci conta di mandare in archivio altre due prove, in modo da rendere valida la manifestazione con una giornata di anticipo. Ricordiamo infatti che per l'assegnazione dei titoli iridati servono un totale di cinque prove: due lunghe e tre sulle boe.

Alfredo Ricci, presidente del Comitato di Regata: "Dopo due giornate spettacolari abbiamo dovuto fare i conti con l'assenza di vento. Abbiamo atteso con pazienza lo stendersi di una brezza navigabile, ma le condizioni non si sono mai rivelate affidabili al punto da condurre una prova regolare. Chiudere una giornata senza risultati validi dispiace: ci riproveremo domani, con orario di partenza anticipato nel tentativo di portare a casa quante più prove possibile".

mercoledì 26 giugno 2013

ORCI WORLD CHAMPIONSHIP COMPLETATA LA REGATA LUNGA

Photo - Max Ranchi
Portata a termine dai più veloci in una ventina di ore e dai più lenti ai limiti del tempo massimo, la prova offshore dell'Adria Ferries ORCi World Championship ha riservato ai protagonisti dell'evento organizzato da Marina Dorica condizioni meteo decisamente variegate.
Partiti in regime di brezza leggera, gli equipaggi hanno dovuto fare i conti con l'estrema variabilità della situazione meteo, passata dalla bonaccia delle ore serali ai temporali che hanno caratterizzato le prime ore del mattino, e con una corrente impetuosa da nord, attenuatasi solo in tarda serata.
Condizioni difficili, che hanno messo a dura prova la tenuta e la concentrazione dei team, chiamati a numerosi cambi vele e a continui cambi di assetto.

Lunga 130 miglia per il gruppo A e poco più di 80 per il gruppo B, la regata offshore ha avuto gli estremi posizionati in corrispondenza di Civitanova e Senigallia - diversi sono stati i passaggi davanti ad Ancona nell'ambito di un "circuito" che ha unito il capoluogo marchigiano con Numana - e ha assegnato due risultati validi ai fini della classifica generale: il primo basato sul tempo impiegato tra il via e il cancello obbligatorio posizionato in corrispondenza di Numana, il secondo calcolato sul tempo impiegato per coprire l'intero percorso.

Gruppo A
Piccola sorpresa nel gruppo A dove al successo ottenuto dal Cookson 50 Calispo 4 di Piero Paniccia nella parte iniziale della prova è seguita l'affermazione del Grand Soleil 56 Race Marina Kastela. L'equipaggio marchigiano e quello croato si sono scambiati le rispettive piazze, chiudendo la lunga con un primo e un secondo ciascuno.
Risultati che hanno proiettato Calipso 4 al comando della classifica generale con quattro punti di vantaggio su Enfant Terrible-Audi Domina di Alberto Rossi e del tattico Michele Paoletti, quinto e terzo nonostante un fulmine che alle prime luci dell'alba ha messo fuori uso parte dell'elettronica di bordo.
La terza piazza, a due lunghezze dal TP52 del team due volte campione del mondo ORC International, è al momento occupata da Aniene del timoniere Guillermo Parada e del tattico Lorenzo Bressani.
Lo scafo portacolori del Circolo Canottieri Aniene è incalzato da Hurakan di Marco Serafini, vincitore in tempo reale della lunga e due volte quarto in compensato.
La top five è completata dal citato Marina Kastela, sul cui bilancio complessivo grava il dodicesimo ottenuto nella prova disputata lunedì.

Gruppo B
A giungere per primi sul traguardo posizionato davanti all'ingresso di Marina Dorica sono stati i piccoli del gruppo B, impegnati su un percorso più breve. A cogliere il successo in tempo reale sono stati i campioni uscenti di Scugnizza, guidati dalle chiamate del bronzo olimpico portoghese Hugo Rocha. Terzi nella prima parte della regata, in seguito alla correzione dei tempi gli uomini di Vincenzo De Blasio hanno collezionato un secondo, sopravanzati da Low Noise di Giuseppe Giuffré, al momento leader incontrastato della classifica provvisoria davanti al citato Scugnizza e a Uka Uka Racing di Lorenzo Santini, che ha raccolto un dodicesimo e un sesto.
Nella parte alta della classifica si sono confermati il Grand Soleil 37 Minox, che si affida all'esperienza dell'olimpionico Francesco Ivaldi, e il Grand Soleil 40 Race Alvarosky, armato dal presidente UVAI Francesco Siculiana (primo nei Corinthian)
Giornata da incorniciare per i locals di Jasmine Moroni&Partners: l'equipaggio di Paolo Zoppi ha messo in cascina un quinto e un terzo che lo hanno promosso al sesto posto della classifica provvisoria.

Il programma di domani
Le regate valide per l'Adria Ferries ORCi World Championship riprenderanno domani con lo svolgimento di regate sulle boe. E' intenzione del Comitato di Regata dare inizio alle procedure di partenza verso le ore 12: tutto dipenderà dalle condizioni meteo, che al momento in cui scriviamo si annunciano favorevoli.

Hanno detto

Daniele Cassinari, stratega di Enfant Terrible-Audi Domina (gruppo A): "E' stata una regata particolarmente estenuante: nella prima parte abbiamo dovuto fare i conti con la bonaccia, poi, dalla boa di Civitanova in avanti, è entrato un po' di vento a abbiamo iniziato a camminare bene. Certo, ci sono state diverse ripartenze dovute al momentaneo ritirarsi della brezza, ma nel complesso siamo riusciti a navigare veloci. Guardando ai risultati siamo un po' dispiaciuti, perché approcciando la boa di Civitanova abbiamo deciso di spingerci a terra e abbiamo perso tanto, compromettendo il parziale del primo tratto. Durante la risalita, invece, siamo riusciti a ritrovare il passo e abbiamo iniziato una grande rimonta, continuata anche nel corso della mattinata, quando ci siamo buttati senza esitazione in un groppo. Una scelta che ci ha premiato, ma che al tempo stessa ci è costata la stazione meteo di testa d'albero, messa fuori uso da un fulmine".

Sandro Montefusco, tattico di Calypso 4 (gruppo A): "E' stata piuttosto difficile. Nonostante la partenza in bonaccia siamo riusciti ad allungarci sulla flotta nel primo lato di poppa. Abbiamo camminato bene e prendendo il vento tra i primi siamo riusciti a mantenere il vantaggio controllando Aniene e Kastela. A Numana, però, eravamo tutti insieme. Nel corso della notte, sfruttando al meglio i groppi, abbiamo rimesso tra noi e la flotta quella distanza di sicurezza che ci ha portato ad attraversare l'arrivo nel gruppo di testa".

Alessandro Maria Rinaldi, armatore di Aniene: "Abbiamo avuto un'anteprima del Fastnet, passando attraverso le quattro stagioni: caldo e mancanza di vento alla partenza, freddo con oltre 30 nodi e pioggia battente nella notte. E' stata una regata dove la tattica ha giocato un ruolo fondamentale, portandoci più volte in vantaggio e quindi di nuovo tutti raggruppati. Sulla linea di arrivo a Marina Dorica, almeno noi più grandi, siamo arrivati tutti in una manciata di minuti".

Alessandro Siviero, prodiere di Low Noise (gruppo B): "E' stata una prova bella e molto impegnativa, caratterizzata dal continuo mutare del meteo: non ho tenuto il conto, ma credo di aver gestito almeno venti cambi di vele. Un lavoro che non avrei potuto portare a termine senza l'aiuto dell'equipaggio: Lorenzo Bodini e Duccio Colombi sono stati straordinari nell'anticipare le variazioni della brezza e gli altri ragazzi hanno contribuito in modo determinante alla buona riuscita delle manovre. Regate come questa esaltano la vela come sport di squadra".

martedì 25 giugno 2013

Intervista a Rufo


Intervista a Lorenzo Bressani

ORC World Championship - Day 1

Photo - Max Ranchi
Ad Ancona, dove il sopraggiungere di un temporale ha obbligato il Comitato di Regata a terminare l'attività dopo il completamento della prima prova, si è regatato in regime di Maestrale teso e mare formato. Condizioni che se da un lato hanno permesso ai team più competitivi di esprimere tutto il potenziale, dall'altro hanno creato qualche problema agli equipaggi meno preparati.
Grande è stata la battaglia nel gruppo A, nell'ambito del quale i favoriti della vigilia si sono confermati tali. I TP52 Enfant Terrible-Audi Domina, Aniene e Hurakan hanno dato vita a una prova molto combattuta, rimasta incerta sino all'ultimo; particolarmente avvincente è stato l'ultimo giro di boa, nel corso del quale Aniene è riuscito a mettere la prua davanti a quella degli avversari e a far suo il successo in tempo reale. In seguito al calcolo dei compensi lo scafo del timoniere Guillermo Parada e del tattico Lorenzo Bressani è stato sopravanzato dai campioni uscenti di Enfant Terrible-Audi Domina, guidati verso la vittoria dall'armatore-timoniere Alberto Rossi, e dal Cookson 50 Calipso IV di Piero Paniccia, abile nel confermare quanto di buono fatto vedere in occasione del Trofeo Stecconi.
La top five è stata completata da Hurakan di Marco Serafini e del tattico Tommaso Chieffi e dall'Arya 415 Duvetica WG di Sergio Valente.

Regata molto equilibrata anche nel gruppo B dove il testa a testa è stato tra i cechi del First 40.7 Three Sisters, primi in tempo reale, e gli equipaggi italiani di Morgan IV (Grand Soleil 39 di Nicola De Gemmis), Uka Uka Racing (Comet 38S di Lorenzo Santini) e Low Noise (M37 di Giuseppe Giuffré). La correzione dei tempi ha premiato proprio l'M37 del timoniere Duccio Colombi e del tattico Lorenzo Bodini, primo davanti a Uka Uka Racing e Morgan IV. Nei cinque hanno chiuso il citato Three Sisters e Minox, l'X-37 di Alberto e Giulio Altieri.

L'Adria Ferries ORCi World Championship riprenderà domani con lo svolgimento della prova di altura. Il Comitato di Regata, considerata la differenza di dimensioni e di prestazioni tra le barche dei due gruppi, ha deciso di impegnare gli equipaggi su due percorsi differenti.
Il gruppo A si affronterà su un percorso lungo 130 miglia che si dipanerà quasi totalmente tra Ancona, Numana e Civitanova. Il gruppo B, invece, coprirà 75 miglia tra Senigallia e San Benedetto del Tronto.Per entrambi i gruppi la partenza sarà data alle 11.55 dal tratto di mare antistante il Passetto mentre la linea di arrivo sarà posizionata tra il faro rosso di accesso a Marina Dorica e la Barca Comitato. La prova, che avrà tempo limite di trentadue ore, servirà ad attribuire due risultati tramite l'impiego di un cancello volante.

I commenti dei protagonisti:
Francesco Mongelli, navigatore di Enfant Terrible-Audi Domina: "E' stato un buon inizio, specie se si considera il fatto che per la prima volta abbiamo navigato su questa barca con condizioni impegnative. Tra le boe siamo stati piuttosto reattivi ma è anche vero che abbiamo lasciato per strada qualche secondo a causa di alcune imprecisioni".

Michele Regolo, timoniere di Hurakan: "Una giornata migliore non poteva esserci: peccato che il bel tempo non sia durato il corso di due prove. Siamo comunque contenti perché la regata disputata è stata divertente e regolare e perché, come previsto, i TP52 si sono rivelati vicinissimi dal punto di vista prestazionale: sarà senza dubbio un campionato molto competitivo".

Lorenzo Bodini, tattico Low Noise: "Non potevamo sperare in un esordio migliore. Le cose sono andate davvero bene: l'equipaggio ha girato al meglio e Duccio Colombi, il nostro timoniere, è stato bravissimo nel tirarci fuori da un paio di situazioni potenzialmente pericolose dal punto di vista sportivo. Siamo soddisfatti perchè il risultato odierno conferma che il lavoro svolto nel corso dell'inverno è stato azzeccato".

Alessio Marinelli, timoniere di Uka Uka Racing: "Oggi siamo andati bene, è stato un buon esordio. Sono contento perchè l'equipaggio ha manovrato davvero molto bene, in condizioni abbastanza difficili. Ora ci aspetta la regata lunga e viste le previsioni sarà una navigazione impegnativa, ma siamo pronti e la barca è ben preparata per dare il meglio in tutte le condizioni".

venerdì 21 giugno 2013

3 Golfi - Muggia

Foto - Piero Pelos
Muggia 18 giugno 2013  Vince Aligator 2 di Marko Popovic la 37.a edizione della Muggia Portorose Muggia, chiusa domenica pomeriggio con un buon vento termico. Con due primi posti, nella regata di andata e in quella di ritorno, ha ottenuto un meritato primo posto, seguito da Sayonara di Roberto Bertocchi (Cvdm), costante con i suoi due terzi posti. Southern Star di Luigi Cimolai, che sabato aveva chiuso secondo, è retrocesso nella classifica generale fino al quarto posto, a causa di una quinta posizione ottenuta ieri. Completa il podio il solito slovacco Paula, di Richard Schulz che rimedia il quinto posto di domenica con un secondo.
La grande festa muggesana si è chiusa in bellezza: domenica sera la premiazione, con l'acclamazione dei vincitori dei tre trofei, il trofeo dell'Amicizia al primo assoluto Aligator 2, il trofeo Giorgini alla società meglio classificata, gli stessi organizzatori del Circolo della vela di Muggia, e il trofeo Zaccaria, andato a Schiribiz III di Fabio Fischer. La lotta tra i monotipi Ufo ha visto la vittoria di Gaiardo di Perelli, che precede il Cattivik e Poison.
Quanto ai risultati per categoria della classe Open, tra i Crociera 1-Maxi la vittoria va ad Azurro VI di Bruno Veronesi, seguito da Vanish di Alvise Zanetti. Tra i 2-Zero, vince Geronimo, di Roman Fogarc, seguito da Tocai di Marco Marseu. In classe Crociera Alfa è primo So Beautiful di Alberto Venuti (Adriaco), secondo Carolina dell'austriaco Andreas Heim, terzo Bellatrix di Roberto Vascotto (Svbg). In categoria Bravo ha vinto Ataraxia (Perini), seguito da La Dolce Vita (Bristot, Canottieri Ausonia), mentre in Charly ha tagliato il traguardo per primo lo sloveno France Mihelic, su Dafne, seguito da Tainà di Fulvio Levantini (Stv). Tra i più piccoli Delta vince Bonita di Claudio Spangaro (Lni), che precede il veloce Pozejdon Shark. Tra gli Echo la vittoria va invece al mestrino Bruno Bergamo, al timone di Chilavista, che passa davanti a Schiribiz III di Fabio Fisher; tra gli scafi di otto metri, i Foxtrot, vince Argento Vivo di Dario Gustin (Sistiana 89) che batte Papabufolo di Guido Meula (Sn Laguna).
Tra i Golf+Hotel è primo Koala di Mario Bernardi (Cvdm). Si passa quindi alla classe Open, dove vincono Aligator 2 (Libera 1), Gaiardo (Libera 2 + Ufo) di Perelli (Svbg), Jaja di Momic tra i Meteor (Stv), Wops di Spangaro-Lantier della Svbg (Regata 1 Zero + Alfa), Sayonara (Cvdm) tra i Regata Bravo, Cativa (Tical, Cdvm) tra i Regata Delta, Tiburon (Iuretig, Sistiana 89) tra i Regata Foxtrot, Mezamuja (Ferraro, Cvdm) tra i Regata Golf e Incubo (Schaffer, Yca) tra i piccoli Regata Hotel.