Barcolana 2010

Barcolana 2010
partenza!

martedì 28 febbraio 2012

Franck Cammas prende la testa

Oceano Pacifico - 27 febbraio 2012 - Quando si entra nell'ottavo giorno di regata della quarta tappa, da Sanya Ad Auckland, il team francese di Groupama ha preso la testa della flotta ai danni di CAMPER. Tutti i team cercano di far rotta a sud-est per poter entrare nei tanto agognati venti portanti di aliseo. Se tutto funzionerà nelle prossime 24 ore i sei Volvo Open 70 potranno iniziare la loro veloce corsa fino all'equatore, dove li attendono i Doldrum, le temibili calme equatoriali.

Mentre la flotta navigava attraverso il gruppo di isole giapponesi che in inglese vengono definite come the Pacific Ring of Fire (il cerchio di fuoco del Pacifico) Groupama 4 ha preso la testa e si è posizionato in quella che sembra un'ottima zona di controllo degli avversari, sia quelli più a nord come gli americani di PUMA Ocean Racing powered by BERG che quelli più a sud come Camper with Emirates New Zealand e Team Telefonica.

Franck Cammas ha riconosciuto il merito al suo navigatore Jean-Luc Nélias, che con una strategia opportunistica, 48 ore fa ha portato lo scafo verde e arancio dei francesi in un'area dove controllare il resto della flotta e approfittare delle variazioni del vento, sembra essere più semplice che per gli altri. "Siamo certamente contenti della nostra strategia" ha detto Cammas "È stata una buona mossa quella di evitare una zona di vento leggero a sud. Jean-Luc ha fatto un ottimo lavoro in quella che era una scelta difficile perché comportava un grande investimento rispetto alla rotta normale verso Auckland. Quando non eravamo certi, abbiamo deciso di rimanere nel gruppo, ma quando abbiamo visto la bonaccia e il vento che veniva da nord, siamo andati a nord per una giornata." Cammas ha anche riconosciuto che l'opzione ha permesso di avere più controllo anche su PUMA che nelle ultime giornate è stato protagonista di un rientro notevole, dopo aver navigato a settentrione per diversi giorni. "Vedremo che succederà è una buona rotta ma all'inizio era anche molto rischiosa. Ora PUMA è ben posizionato, congratulazioni a loro perché hanno saputo rischiare fin dall'inizio."
Oggi il team francese è stato impegnato a fondo a causa di un vento instabile, nella zona di transizione fra la brezza da nord e una più consistente da nord-est che Groupama spera di raggiungere in un giorno, e che ha costretto i velisti a molti cambi di vele. "Siamo ancora in coda a un sistema meteo e il vento non è deciso, ci sono molti cambi da fare perché l'aria salta di continuo. Ma speriamo che il vento forte arrivi domani sera." Ha spiegato Cammas.

Una cinquantina di miglia più a nord, PUMA continua ad avanzare velocemente in un corridoio di vento creatosi fra una bassa pressione e una alta pressione leggermente a nord-ovest dove il vento sta spingendo i due team "nordisti" a velocità fra i 18 e i 19 nodi. Il piano di Ken Read sembra essere quello di mantenere la separazione laterale da Groupama, stando più a est dei francesi e, quando finalmente entrerà nel flusso di aliseo, aver un angolo migliore per dirigersi verso i Doldrum, le calme equatoriali, che a oggi sono situate al largo delle Isole Salomone, in pieno Pacifico. "Se i modelli meteo concordano, continueremo sulla nostra linea, compiendo un ampio cerchio di fronte alle barche più a sud." Ha spiegato l'MCM di PUMA Amory Ross. Tuttavia e come sempre, c'è un rischio insito in ogni scelta. Perché funzioni, il piano di Ken Read è necessario che l'attuale sistema meteo si sposti a est insieme alla barca nera, in modo da avere sempre vento fresco, pur coprendo una strada più lunga e con un angolo lievemente più largo, che potrebbe comportare una velocità maggiore anche di uno o due nodi.

Attualmente la barca più a sud è lo scafo azzurro di Team Telefónica, in quarta posizione. Gli spagnoli stanno facendo di tutto per mantenere un buon passo. Iker Martínez pensa che la situazione potrebbe peggiorare una volta entrati negli alisei. "PUMA e Groupama sono veloci e una volta nel nuovo vento avranno un angolo migliore e potranno sviluppare più velocità. Non siamo esattamente dove avremmo voluto, quindi dobbiamo cercare di spingere al massimo, navigare bene e avanzare." Lo skipper basco ha detto che, malgrado la posizione in classifica inusuale per il team, lo spirito a bordo è positivo e che non si è persa la voglia di battagliare."Siamo tutti ottimisti, stiamo tutti bene. La barca è in ottima forma, non siamo nel posto giusto ma ci sono ancora 4.000 miglia al traguardo." A contribuire all'umore positivo del team iberico anche la notizia di una nuova sostenitrice di Telefónica. Lotta la moglie del brasiliano del gruppo Joao Signorini ha partorito la scorsa notte una bimba. L'equipaggio, e il neopapà hanno celebrato concedendosi qualche tiro da un sigaro cubano, appositamente portato a bordo per l'occasione.

Su CAMPER, che ha perduto la leadership, l'equipaggio continua a restare concentrato, per cercare di minimizzare le perdite ed elaborare una strategia di contrattacco, come ha detto il co-skipper Stuart Bannatyne. "Sono momenti duri, ma le condizioni di navigazione sono molto piacevoli, quindi non va tutto male. Stiamo cercando di recuperare e lavoriamo sodo per rientrare nel gioco. Speriamo che con la nostra posizione potremo avere buoni angoli al vento e riguadagnare. Non credo che ci spingeremo tanto a est quanto PUMA o Groupama e speriamo che non sia necessario, c'è ancora molto est da fare prima di arrivare ad Auckland quindi speriamo che la nostra strategia funzioni sul lungo periodo."

Se Team Sanya si mantiene nel gruppo, mostrando buone velocità, in sesta posizione è sceso Abu Dhabi Ocean Racing che ha anche informato di aver avuto un problema al sistema di movimento della deriva di destra. L'equipaggio ha provveduto a una riparazione temporanea e spera che tenga, perché non poter disporre di una deriva comprometterebbe seriamente le prestazioni della barca.

Ora per tutti si tratta di agganciare quanto prima possibile gli alisei, camminare veloci per poter poi affondare le calme equatoriali, gli imprevedibili Doldrum. Quando la flotta sta oltrepassando la barriera delle 4.000 miglia al traguardo, al rilevamento delle ore 14 di oggi, Groupama 4 guida la flotta con 38,1 miglia su CAMPER e 43,8 su PUMA. In quarta posizione è Team Telefónica che ha un ritardo di 61,8 miglia, Team Sanya è quinto a 67 e sesto è Abu Dhabi con 74,7 miglia di distacco. I più veloci della flotta sono i francesi con 19,6 nodi.

sabato 25 febbraio 2012

Ore di incertezza

Oceano Pacifico 25.02.12 - Si prospettano ancora 24/48 ore di incertezza per la flotta impegnata nella quarta tappa della Volvo Ocean Race.

Quasi venti nodi, è questa la velocità che stanno tenendo gli americani di PUMA Mar Mostro che nelle ultime ore hanno continuato a recuperare terreno sul gruppo di testa con la loro opzione “a nord” estrema, coprendo ben 250 miglia e che ora navigano sulla stessa rotta degli avversari. E, tuttavia, bisognerà aspettare ancora per vedere se la scommessa di PUMA darà i frutti sperati da Ken Read e il suo equipaggio come ha egli stesso dichiarato in un collegamento telefonico con il quartier generale della Volvo Ocean race ad Alicante. “Non sapremo il risultato della nostra scelta che fra una settimana e non ci avvicineremo alla flotta, perché se succedesse significherebbe aver sbagliato. Dobbiamo avere un vantaggio a nord e a est sul resto della flotta per poter guadagnare dalla nostra scelta. Avere un angolo migliore, quando andremo a sud. Su queste barche bastano anche due gradi di differenza per andare due nodi più veloci…”

Intanto, più a sud a bordo del battistrada CAMPER lo skipper Chris Nicholson e il navigatore Will Oxley continuano a passare ore davanti agli strumenti per decifrare i bollettini e le previsioni meteo per trovare quella che sperano sarà la rotta vincente per le acque di casa, in Nuova Zelanda. Il vento più fresco che si sta formando sulla loro poppa, costringe i velisti di CAMPER a guardarsi dagli attacchi degli avversari, che vengono sia da nord che da sud. “Sapevamo che avremmo potuto perdere qualcosa, quando si è davanti e il vento arriva da poppa è normale. Non fa piacere vederlo, ma sapevamo sarebbe successo.”

Secondo l’ultimo rilevamento, gli ispano/neozelandesi sono ancora i leader e hanno aumentato il loro margine sugli inseguitori. Nel continuo avvicendarsi delle posizioni, in seconda posizione sono risaliti gli spagnoli di Team Telefonica che fino a ieri occupavano la quinta piazza ma che grazie a una puntata a sud e a un’ottima velocità sono riusciti a rientrare e a superare anche i francesi di Groupama 4, che tuttavia restano decisamente più a nord e a un solo miglio di distanza teorica. In una situazione così complessa è davvero poco.

Va ricordato che la graduatoria provvisoria è calcolata sulla distanza all’arrivo in linea retta, ed essendo la flotta così distante dalla rotta ortodromica la classifica diventa aleatoria. Team Sanya ha mantenuto una rotta più conservativa ed è rilevato in quarta posizione, mentre Abu Dhabi è sceso in quinta e si trova grossomodo alla stessa altezza dei francesi.

Lo scafo portacolori degli Emirati, durante la notte appena trascorsa, è stato vittima di due incidenti: ha dovuto evitare all’ultimo momento una rete pelagica e ha avuto una collisione con un grosso pezzo di legno, che ha urtato uno dei due timoni. Fortunatamente la velocità della barca non era elevata e sembra che il timone non abbia riportato danni.

Al rilevamento delle ore 14 di oggi, quando mancano poco più di 4.300 miglia alla meta, la prima piazza è occupata da CAMPER, seguito a poco meno di 50 miglia da Team Telefónica. Groupama 4 è a 49,60 miglia, Team Sanya è quarto a 52,8. Abu Dhabi quinto ha uno svantaggio di 54 miglia esatte mentre PUMA accusa un ritardo di 181,7 miglia dai leader, ma ne ha recuperate oltre sessanta da ieri e fa anche registrare la migliore velocità con 18,6 nodi in meno di 18 nodi di vento.

venerdì 24 febbraio 2012

Marco Nannini e Hugo Ramon hanno doppiato Capo Horn



Capo Horn 24 febbraio 2012 - Marco Nannini e Hugo Ramon hanno doppiato Capo Horn intorno alla mezzanotte di giovedì e stanno navigando verso l’Isola degli Stati e le Falkland.

“Oggi è un giorno davvero speciale che mai dimenticherò, abbiamo doppiato Capo Horn! Credo ci metterò un po’ a rendermi pienamente conto di cosa significhi, per ora so solo che mi riempie di gioia. Ad essere sinceri è un po’ un anticlimax, uno si immagina questo momento tutta la vita e invece siamo dovuti passare al largo e data la cattiva visibilità non abbiamo neanche intravisto il capo più temuto al mondo… ma sono sicuro che col passare del tempo il ricordo maturerà e un giorno mi sveglierò con un bel sorriso sulla faccia pensando, “ho doppiato Capo Horn. Ora siamo diretti verso lo stretto di Le Maire, fra la Terra del Fuoco e l’Isola degli Stati, poi di nuovo mare aperto fino a Punta del Este che dista ancora circa 1350 miglia. Purtroppo dopo la gran tempesta come spesso accade c’è molta quiete, ovvero pochissimo vento per i prossimi due-tre giorni. Saremo molto rallentati e dovremo essere pazienti, purtroppo questo significa che il team di Cessna riuscirà a svincolarsi e non abbiamo speranza alcuna di riacciuffarli.
Volevo cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno mandato messaggi di supporto durante la tempesta aiutandoci a tenere il morale alto, vi ricordo che se volete scriverci potete farlo gratuitamente su internet dalla pagina www.marconannini.com/sms Oltre ai messaggi di congratulazioni per aver doppiato Capo Horn un grazie di cuore anche ai nuovi benefattori che hanno inviato fondi per aiutare le nostre magre casse tramite la pagina paypal”.

Puma scelta coraggiosa o pazzesca?

Ken Read al timone di Puma scelta coraggiosa o pazzesca?
Oceano Pacifico - 24 febbraio 2012 - Cinque dei sei team continuano la loro progressione verso est in cerca degli alisei, mentre gli americani di PUMA scommettono coraggiosamente sulla rotta nord nella speranza dell'arrivo di un vento settentrionale. Il dado non è ancora tratto e le prossime ore potrebbero rivelarsi decisive. I due battistrada sono CAMPER e Groupama, che navigano a vista; inseguono Team Sanya e Abu Dhabi, poi gli spagnoli di Team Telefonica. PUMA ha quasi 240 miglia di ritardo e si districa fra le isole del Giappone.

Nelle ultime 24 ore le posizioni di testa sono cambiate ancora, con CAMPER che guida con un ristretto margine sui francesi di Groupama, e che è la barca che si è spinta più a est dopo che la flotta ha passato lo stretto di Luzón. Nella notte entrambi hanno virato verso sud-est, ponendo più acqua fra loro e gli avversari. E, tuttavia, è la mossa degli americani la più estrema, che terrà appassionati e avversari sul chi vive, per vedere se veramente Ken Read e il suo navigatore Tom Addis avranno fatto la scommessa vincente. Sono più vicini alle coste del Giappone che a quelle della nuova Zelanda, ma la loro opzione coraggiosa potrebbe non rivelarsi tanto audace se riuscissero ad entrare per primi nel vento fresco da nord che ci si attente per il fine settimana.

Andrew Cape, navigatore di Team Telefónica oggi in quinta posizione, ritiene che PUMA non sia affatto fuori dai giochi a causa della sua opzione estrema. "Ieri erano vicini a noi, quando l'aria era leggera. Hanno deciso di andate a nord per aspettare il vento. È interessante, perché una volta che entreranno in quel vento per loro il progresso sarà in rotta e veloce, anche se dovranno rientrare nel gruppo." Cape ha affermato che la rotta verso nord-est del gruppo potrebbe continuare ancora per un buon lasso di tempo, rendendo tuttavia le posizioni al traguardo abbastanza relative. "Dipende tutto da come si è posizionati rispetto al vento che entrerà. Ci sono ancora molte cose da chiarire e noi stiamo facendo del nostro meglio con quello che abbiamo. Con la bassa pressione vicino al Giappone tutti hanno scelto di andare a nord, allontanandosi dalla rotta ortodromica (la più breve) per attendere che si stabilizzino gli alisei, che potrebbero essere anche un migliaio di miglia distanti." Cape ha detto che capisce che agli occhi degli spettatori questa tattica potrebbe sembrare strana, e difficile da comprendere. "Sembra un po' stupido e in realtà lo è, ma sfortunatamente è il modo migliore per arrivare in Nuova Zelanda."

PUMA Ocean Racing powered by BERG si sta facendo strada fra una miriade di piccole isole giapponesi ed ha dovuto rimandare la prima virata verso est per evitare una isola vulcanica di recente formazione, ma ora sta navigando parallelo al resto della flotta: "Quando abbiamo trovato finalmente il penultimo salto di vento per potere andare a est, abbiamo dovuto ritardare di cinque miglia per evitare una microscopica vetta vulcanica chiamata Taisho To, che si è formata solo due anni fa." Ha raccontato l'MCM Amory Ross nel suo blog quotidiano. "Per quelle che sono le circostanze stiamo facendo la cosa giusta, il navigatore Tom Addis e lo skipper Ken Read hanno lavorato senza sosta per leggere le previsioni meteo. I modelli del computer di solito non mentono, quindi dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succederà."

Franck Cammas, skipper di Groupama 4 oggi secondo ha detto che l'obiettivo del suo team è quello di andare a est il più velocemente possibile per essere in una buona posizione quando il vento diventerà più favorevole. "A un certo punto il vento girerà da nord, non vogliamo essere troppo a sud, per rischiare di non essere fra i primi a prenderlo. PUMA è andato a nord prima degli altri. Una scelta che potrebbe pagare domani o dopodomani, ma di certo hanno investito molto." Con una previsione di andature al lasco e ancora oltre 4.500 miglia all'arrivo, le prossime ore potrebbero favorire un rientro dei francesi su CAMPER with Emirates Team New Zealand, e quindi Cammas ha affermato che il suo secondo posto attuale, e la vicinanza all'avversario gli vanno molto bene. "Siamo felici di non essere troppo distanti e al lasco sappiamo di andare bene, soprattutto rispetto a CAMPER. Le barche che camminano alle portanti, come Telefónica sono un po' indietro e anche questo ci conforta. Però bisogna cercare di evitare le trappole e restare in contatto perché quando raggiungeremo venti migliori potremmo essere favoriti."

Gli ispano/neozelandesi, pur essendo soddisfatti della prima posizione nella tappa che li condurrà a casa, non sono stati capaci di scrollarsi di dosso i francesi che navigano a vista. "La prima cosa negativa del giorno, sembra un po' una mosca che ti ronza sempre intorno, è quel puntino verde all'orizzonte. Proprio come una mosca, non si riesce a scacciarli via." Scriveva oggi Hamish Hooper dal bordo della barca bianca e rossa."

Al rilevamento delle ore 14 di oggi, quando mancano poco più di 4.500 miglia alla meta, e i leader hanno coperto circa 120 miglia di distanza nelle ultime 24 ore, la data prevista di arrivo ad Auckland si allontana ancora e alcuni team temono che la regata possa protrarsi fin verso l'11 marzo. Secondo le ultime posizioni la prima piazza è occupata da CAMPER, seguito a 6,2 miglia da Groupama 4, da 28,9 da Team Sanya. Abu Dhabi ha uno svantaggio di 39,6 miglia mentre sono 62,5 quelle che ha Team Telefónica e PUMA accusa un ritardo di 239,4 miglia dai leader. La migliore velocità è ad appannaggio di Abu Dhabi e Telefonica, con 14,3 e 13,9 nodi rispettivamente.

L'andamento della flotta può essere seguito come sempre con la cartografia e le ultime notizie sul sito internet www.volvooceanrace.com

Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (14 ora italiana) del 24 febbraio 2012:
1. CAMPER with Emirates Team New Zealand, a 4.502,6 miglia da Auckland*
2. Groupama sailing team, +6,2
3. Team Sanya, +28,9
4. Abu Dhabi Ocean Racing +39,6
5. Team Telefónica, +62,5
6. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +239,4

mercoledì 22 febbraio 2012

NASCE "GULP(T)" PER SOSTENERE IL PRIMO CAMPIONATO NAZIONALE DI VELA PER SKIPPER CON DISABILITA' MOTORIE NASCE "GULP(T)" PER SOSTENERE IL PRIMO CAMPIONATO NAZIONALE DI VELA PER SKIPPER CON DISABILITA' MOTORIE



22 febbraio 2012 - "Gulp(T)", acronimo di "Garda, un lago per tutti", è la sfida che il Circolo Vela Gargnano proporrà dal 5 all’8 luglio 2012 con l’organizzazione del primo Campionato Italiano Open “Access Class”, le barche per velisti con varie disabilità motorie.
La regata arriva dopo il primo Campionato Mondiale del 2010 co-promosso grazie alla formula per velisti non vedenti in totale autonomia ideata da Homerus (il nuovo format delle Paralimpiadi del 2020) e il Campionato d’Europa Acces Class del 2011.

Ora il Circolo Vela Gargnano è stato scelto dalla neonata flotta della “Acces Class Italia” per l’organizzazione del primo Campionato nazionale di tutte le barche per velisti con disabilità motorie (para e tetraplegici).
L’iniziativa sarà presentata venerdì 9 marzo in occasione della festa annuale della Riviera dei Limoni e dei Castelli, che sarà ospitata nelle sale del centro congressi San Comboni di Limone del Garda.

Nella stessa serata sarà presentato il video e la canzone ufficiale del Campionato per i Disabili. Le regate del tricolore 2012 saranno co-promosse con “Eos-la vela per tutti” di Verona , realtà che da anni lavora con l’Opera Don Calabria nella riabilitazione motoria, Hyak Onlus, il progetto sulla disabilità mentale dell'Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, del Cps (Centro Psico Sociale di Salò) e di Green Comm Academy, il forum permanente tra importanti Università di tutto il Mondo, legate alla partecipazione di “Green Comm Racing” alla America’s Cup di vela.

La mobilità sostenibile nello sport e nell’ambito turistico del lago di Garda diventa il tema (e la sfida) di questo evento di valenza internazionale visto che la partecipazione sarà aperta agli skipper stranieri. Lo sport, il sociale, la disabilità, il territorio, l’offerta turistica del lago di Garda si presenteranno al mondo intero in quella che diventerà la regata più interessate della stagione 2012.

In gara tutte le varie imbarcazioni per velisti con disabilità motorie. Tra gli Skud 18, ci sarà l’equipaggio azzurro composto dal bergamasco Marco Gualandris e dalla goriziana Marta Zanetti che rappresenteràl'Italia alle Paralimpiadi di Londra. Nella flotta del 303 annunciata la presenza del bresciano Massimo Dighe, altro velista che sarà alle Paralimpiadi di Londra, come il veronese Luca Mantovani, vice campione d’Europa nel 2011, il team trentino di “Archè Onlus”, più le squadre della nazionale di Australia, Israele, Portogallo, Svizzera.

Il Campionato chiuderà anche il tour in tutte le scuole italiane del progetto "Uguali nella diversità" promosso dal Miur e da Federvela, dall'Università di Tor Vergata, dalla Lega Navale Italiana e dai gruppi sportivi delle Forze Armate. Quattro studenti selezionati nel corso degli incontri saranno in gara sulle acque del lago di Garda con un equipaggio composto da un ragazzo disabile ed un normodotato.

martedì 21 febbraio 2012

VOR aggiornamento

Camper

Sanya -  E’ Camper ETNZ con lo skipper australiano Chris Nicholson a guidare la flotta nel complesso attraversamento del Mar Cinese Meridionale verso lo stretto di Luzon, dopo aver superato gli avversari di Groupama 4, che pure rimangono a un’incollatura dallo scafo rosso. Complesso perché, se le condizioni del vento sono migliorate con una brezza di circa 15 nodi di intensità, il moto ondoso è rimasto ancora difficile e fastidioso, con mare incrociato. Inoltre, rispetto alle previsioni, il vento è girato, compromettendo almeno al momento, le scelte fatte da alcuni team.

Come quella dei leader della classifica generale, gli spagnoli di Team Telefónica che si erano tenuti più a nord della flotta, insieme a Puma Berg alla ricerca di una brezza di direzione più favorevole in uscita dallo stretto di Taiwan, ma che hanno perso strada una volta virato, a causa di uno scarso del vento. Iker Martínez, skipper di Team Telefónica ha spiegato così la situazione:
 ”Sono state ore movimentate, il vento è girato molto e abbiamo dovuto virare. Apparentemente non sembrava un segnale cattivo, ma poi abbiamo visto che si trattava di una situazione locale e mentre noi cercavamo di alzarci il più possibile gli altri sottovento navigavano 20 o 30 gradi più orzati. Per questo abbiamo dovuto toglierci da questa zona e rimetterci in linea con i primi tre, però nella loro poppa. Un vero peccato, sembrava la scelta giusta”.

Contrariamente allo scafo azzurro degli spagnoli, la barca che si era tenuta più a sud, Team Sanya, guidata da Mike Sanderson, si è trovata in una posizione più favorevole, risalendo al terzo posto della graduatoria provvisoria alle spalle di Camper ETNZ e dei francesi di Groupama 4. Come noto, il team cinese dispone di un mezzo della penultima generazione e sulla carta meno veloce, il che costringe lo skipper e soprattutto il navigatore norvegese Aksel Magdahl a un approccio più coraggioso e radicale. Nel suo blog di oggi Sanderson ha spiegato così la scelta: “Ancora una volta, Telefónica a nord e noi a sud, non prendetevela con noi se non funzionerà, loro sono sempre anche mezzo nodo più veloci… Ma questa volta siamo qui perché volevamo essere in questa posizione, forse abbiamo una possibilità tattica. Teniamo le dita incrociate sperando di aver ragione e di prendere un buon salto per riavvicinarci”.

A bordo della barca battistrada il navigatore Will Oxley prevede che lo stato del mare possa migliorare nelle prossime ore, per la felicità di tutti i velisti: “Penso di poter parlare a nome di tutti dicendo che non vediamo l’ora di uscire dal mar cinese meridionale. Fino ad ora abbiamo virato una sola volta e quasi tutte le barche stanno facendo rotta verso nord-est. Non c’è molta scelta in termini tattici per ora, si tratta di uscire da questo tratto di mare. Sono momenti di nervosismo, ma siamo in buona posizione, speriamo che la barca ci dia una mano”.

Dopo aver ceduto la prima piazza agli ispano neozelandesi, i francesi di Groupama 4 restano i più vicini a Camper ETNZ e dimostrano di avere un ottimo passo di bolina: “Dopo la partenza abbiamo avuto un po’ di lasco – ha detto lo skipper Franck Cammas oggi durante un collegamento video – Due ore sopra i venti nodi con mare duro. Poi abbiamo cominciato a navigare di bolina, che non è un’andatura che gradiamo molto, specialmente perché non abbiamo preparato la barca in questo senso. Ma resistiamo. Sapevamo di dover soffrire i primi giorni, speriamo che arrivino delle andature più larghe dopo Taiwan”. Quanto allo stato del mare e ai pericoli presenti in zona Cammas ha detto che: “C’è un’onda ogni 3 secondi e ogni volta si prende un colpo, dovrebbe migliorare però. Siamo più preoccupati delle piattaforme petrolifere, che non sono molto ben indicate sulle carte”.

Essendo stati costretti a inseguire dalla partenza di domenica, con quasi quaranta minuti di ritardo, gli americani di Puma Berg stanno cercando una soluzione alternativa per riguadagnare terreno, ossia puntare e navigare a nord di Taiwan, con un aggravio di circa 400 miglia, per evitare anche una zona di bonaccia: “Il problema è che per ora non si riesce a capire cosa fare, i sistemi meteo cambiano in fretta e la rotta che pensavamo di tenere, passando vicino alla punta meridionale di Taiwan e l’isola più settentrionale delle Filippine, sembra non essere più fattibile. Non ci sarà più vento su tutta la zona, quando ci arriveremo. E’ pazzesco pensare di dover andare così a nord quando in realtà vogliamo andare a sud”.

Prossimo waypoint per la flotta è il passaggio dello stretto di Luzon, nella parte nord delle Filippine, distante circa 300 miglia dalla posizione attuale delle barche, che dovrebbero poterlo raggiungere nella giornata di giovedì.

Al rilevamento delle ore 14 di oggi quando tutte le barche sono scese sotto la soglia delle 5.000 miglia all’obiettivo, solo 5,70 miglia separano di due battistrada Camper ETNZ e Groupama 4, in terza posizione a poco meno di 12 milgia è risalito Team Sanya, che guida il trio degli inseguitori composto da Abu Dhabi a 13,8 miglia e da Team Telefónica a 17,3 mentre gli americani di Puma Berg hanno perso ulteriormente terreno e si trovano ora a 46,3 miglia di distanza dai leader. Tutte le barche navigano dagli undici nodi e mezzo ai dodici nodi di velocità con una quindicina di nodi d’aria.

Rai - Marcia indietro su PC Tablet e Smartphone


ROMA - La Rai ha rinunciato al canone su pc, tablet e smartphone. E' il risultato di un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico. La svolta c'è stata perché il ministero ha dato un'interpretazione della norma del 1938 relativa al canone che esclude quei prodotti dal pagamento. La decisione arriva dopo le polemiche di giorni scorsi 1.

La Rai ha accolto quest'interpretazione, dopo un breve contraddittorio. DI fondo, il ministero ha fatto notare a Rai che sarebbe stato assurdo imporre un pagamento che avrebbe certo penalizzato lo sviluppo del digitale in Italia, proprio in una fase in cui il Paese sta cercando di potenziarlo.

Lo stesso parere è arrivato da Confindustria Digitale. "Un'assurda forzatura giuridica, ma soprattutto un'iniziativa fuori dal tempo e in totale contrasto con gli obiettivi dell'agenda digitale e gli sforzi che si stanno mettendo in atto per rilanciare la crescita del Paese", ha detto il presidente Stefano Parisi, sul "balzello che la Rai vorrebbe imporre a imprese e professionisti per il possesso di pc, tablet e smartphone".

"Innanzitutto va chiarito - continua Parisi - che i pc non sono stati concepiti per la ricezione di trasmissioni radiotelevisive, ma per innovare l'organizzazione del lavoro e la comunicazione. Il fatto che possano ricevere segnali televisivi lo si deve al processo evolutivo del mondo digitale, di cui lo stesso settore radio tv ha fortemente beneficiato per il suo sviluppo. Quindi l'estensione del canone Rai agli apparati dell'Ict, la pretesa di associarlo alla titolarità di un abbonamento a banda larga, il richiamarsi a una legge del '38 per tassare tecnologie del duemila, sono frutto di un'interpretazione del tutto arbitraria non supportata da alcun riferimento legislativo". Il ministero è d'accordo e Rai deve seguire. 

Mal di mare alla Volvo Ocean Race?

Puma


Mar cinese - 21 febbraio 2012 - Mal di mare e onde ripide stanno rendendo la vita difficile ai 66 velisti oceanici impegnati nella quarta tappa della Volvo Ocean Race, ripartita ieri notte da Sanya e diretta ad Auckland, in Nuova Zelanda per oltre 5.200 miglia di navigazione. Nell'ostico mar cinese meridionale, diretta verso lo stretto di Luzon, la flotta naviga compatta guidata con un piccolo margine dai francesi di Groupama 4, tallonati da CAMPER, Telefonica, Abu Dhabi, Team Sanya e PUMA. Prossimo waypoint lo stretto di Luzon, a oltre 500 miglia dalla posizione attuale.

Sono condizioni dure quelle che stanno affrontando i sei team impegnati nella quarta tappa della Volvo Ocean Race, ripartita ieri notte da Sanya in Cina dopo un rinvio di 17 ore che gli organizzatori avevano deciso per evitare il peggio di una tempesta monsonica annunciata da giorni e puntualmente presentatasi nella zona fra l'isola tropicale e lo stretto di Luzon, fra Taiwan e le Filippine, ossia nel primo tratto di navigazione verso Auckland, in Nuova Zelanda.
Proprio in questa zona, nella scorsa edizione del giro del mondo a vela la flotta era stata messa alla prova da condizioni di vento, ma soprattutto di mare al limite, tanto da causare incidenti, rotture e ritiri. Ricordi che sono ancora freschi in molti dei velisti che oggi, come nel 2009, partecipavano alla regata.

Se nel corso della nottata, a ridosso della grande isola di Hainan, i sei Volvo Open 70 hanno incontrato brezze leggere di poco superiori ai cinque nodi che hanno più volte fatto cambiare la leadership, non appena usciti in mare aperto il vento da nord-est ha cominciato a rinforzare e lo stato del mare a peggiorare, con onde di 3/4 metri di altezza. Alle 11 (ora italiana) tutti i team confermavano di navigare con un moto ondoso molto fastidioso, tanto da provocare mal di mare anche a velisti molto esperti, e pericoloso per le frequenti cadute nel cavo dell'onda.
Hamish Hooper, Media Crew Member a bordo di CAMPER ha descritto così le condizioni: "Il vento è aumentato, abbiamo avuto il nostro primo big bang, con un rumore sordo e un forte colpo. Le condizioni sono peggiorate in fretta e non sono il massimo. Sembra che io la pensi in modo diverso dalla maggior parte dei ragazzi, loro dicono che è bello, a me sembra orribile. Mi sembra la ricetta ideale per il mal di mare."

Malgrado ciò le velocità restano piuttosto alte, a conferma della potenza delle barche anche di bolina, e intorno o superiori ai 12 nodi mentre gli equipaggi cercano di riprendere il ritmo della navigazione oceanica. "Il segreto è cercare di controllare la barca, di non essere troppo veloci per non avere danni." Ha spiegato il navigatore di CAMPER Will Oxley.
Questa quarta tappa si presenta particolarmente insidiosa con molti punti di domanda sulla meteorologia, dovuti alla natura molto dinamica degli oceani di questa parte del pianeta. Dai tropici al mar di Tasmania, infatti i sistemi meteo sono noti per la loro variabilità e instabilità. Sia gli esperti che gli stessi velisti, perciò la considerano come una delle tappe più tattiche dell'intero giro del mondo, con diverse opportunità e opzioni su cui giocare.

In particolare le prime 700 miglia, da Sanya allo stretto di Luzon, si prospettano di vitale importanza, con i team che devono sopravvivere a condizioni difficili, navigando di bolina e dovendo fare scelte strategiche di rotta che potrebbero pagare ampi dividendi nel prosieguo della tappa. Queste condizioni sono dovute alla presenza di un sistema di alta pressione posizionato a nord e di una depressione a sud, che andrà progressivamente dissipandosi nelle prossime ore ma che lascerà uno stato del mare ancora impegnativo. La flotta dovrà cercare di coprire la distanza fino allo stretto il più velocemente possibile per beneficiare di venti più intensi e più stabili creati da un nuovo sistema depressionario che si sta creano a nord-est. "Nessuno si augura una o due settimane di navigazione di bolina, specialmente con questo mare." Ha affermato oggi Ian Walker skipper di Abu Dhabi Ocean Racing a cui fanno eco le parole del suo MCM Nick Dana nell'ultimo report: "Il movimento rende lavorare praticamente impossibile, e ci sono stati molti casi di mal di mare. Quando siamo usciti dal ridosso, il vento è aumentato così come le onde. Inutile dire che è diventato quasi impossibile fare qualsiasi cosa. Quando si cade dalle onde è difficile persino stare in piedi o timonare. Sottocoperta sembra una zona di guerra..."

Una situazione in cui gioca un ruolo importante anche la motivazione, e a cui i 66 velisti sembrano doversi di nuovo abituare dopo il periodo passato a terra. Come dice Pablo Arrarte, timoniere di Team Telefónica: "Siamo partiti molto motivati perché in Cina è andato tutto molto bene, la partenza è stata complicata. Ora siamo qui, ancora una volta di bolina, a prendere colpi in continuazione, bagnati. C'è abbastanza mare e vento, di bolina lo stomaco soffre, non ci si sente tanto bene, viene mal di testa e non si riesce a dormire. E non appena riesci ad addormentarti, devi svegliarti di nuovo, ed è dura. Però è sempre così i primi due giorni, ci si deve abituare alla vita di bordo."

Al rilevamento delle ore 14 di oggi, la flotta appare ancora compatta con meno di 15 miglia a dividere i leader provvisori, i francesi di Groupama 4 dagli americani di PUMA. La flotta presenta già una significativa separazione laterale di una trentina di miglia, con PUMA più a nord e Team Sanya più a sud. I transalpini lottano testa a testa con gli ispano/neozelandesi di CAMPER a meno di due miglia, mentre sono 4,3 le miglia che separano i leader della classifica generale di Team Telefónica, 5,5 per Abu Dhabi, 8,4 per Team Sanya e infine 14,8 le miglia di distacco di PUMA che, tuttavia va ricordato, è partito con quasi 40 minuti di ritardo dagli avversari.

Prossimo waypoint per la flotta è il passaggio dello stretto di Luzon, nella parte nord delle Filippine, che dista circa 500 miglia dalla posizione attuale delle barche. La quarta tappa è lunga oltre 5.200 miglia e assegnerà 30 punti al vincitore, 25 al secondo, 20, 15, 10 e 5 punti per i piazzamenti successivi.

lunedì 20 febbraio 2012

Calendario FIV 2012 della XIII zona


Pubblicato il calendario del 2012 delle regate per la zona di Trieste

Calendario FIV zona XIII - 2012

Ore 7.00 - Partenza da Sanya



Sanya 20 febbraio 2012 - Alle 23.00 GMT ore 22.00 in Italia è partita la seconda parte della quarta tappa, dopo l'interruzione decisa per condizioni meteo avverse. Il primo a prendere il via è stato Telefonica applaudito da tutto il team, e via via fino all'ultimo equipaggio con un Ken Read scuro in volto dopo la cocente delusione di domenica. Nella prima parte della quarta tappa, dopo aver doppiato la boa con un vantaggio nettissimo, Puma aveva optato per il lato sinistro del campo di gara al largo dalla costa, restando invischiato in un buco di vento che lo relegava all'ultimo posto con addirittura 39 minuti di ritardo.
Secondo il meteorologo Gonzalo Infante potranno esserci grandi onde residue e condizioni ancora potenzialmente pericolose per le strutture delle barche. Comunque a suo avviso queste 5220 miglia fino ad Auckland saranno le più impegnative di tutta la regata ed in particolare bisognerà porre molta attenzione alla tattica nel tratto del Mar Cinese da Sanya allo stretto di Luzon.
La regata comunque, mentre scriviamo, è in pieno svolgimento e vede alcomando Groupama Sailing Team che fa rotta per 80° ad una velocità di 11.2 nodi seguita a 1.6 Nm da Camper Emirates Team New Zeland e a 3 Nm da Team Telefonica, a seguire Abu Dhabi Ocean Racing, Team Sanya e a chiudere la flotta con 12 miglia di svantaggio Puma Ocean Racing by Berg.

L'ITALIA DELLA VELA IN LUTTO: Scomparso GABRIO DE SZOMBATHELY

Gabrio De Szombztely  - Commodoro dello Yacht Club Adriaco



Trieste 20 febbraio 2012 
Un grave lutto ha colpito il mondo della vela. E' scomparso a Trieste all'età di 94 anni Gabrio de Szombathely, commodoro dello Yacht Club Adriaco e figura di primissimo piano dello yachting nazionale.


Dal 1961 aveva fatto parte della Giuria d'Appello della FIV divenendone presidente nel 1981, carica mantenuta per oltre vent'anni. Membro del Comitato d'Onore della FIV dal 1994, era stato giudice internazionale in una cinquantina di campionati mondiali ed europei, oltre che in innumerevoli regate internazionali. Per i suoi meriti era stato insignito dal CONI della Stella d'oro al Merito Sportivo.


Gabrio de Szombathely è stato anche autore di numerosi libri, dedicati non solo al mondo della vela, ma anche alla sua amata Trieste. Negli anni Settanta, assieme a Bruno Bianchi, ha realizzato il “Regolamento di Regata commentato ed illustrato”, poi tradotto anche in lingua inglese e distribuito e letto in tutto il mondo. L'ultima sua opera nel 2008 con “Andar per mare”, autentico diario di una vita dedicata alla vela.


Persona gradevolissima, arguta, logica e semplice nelle sue decisioni, Gabrio lascia un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno apprezzato e stimato.


Tutto il popolo del mare si stringe attorno alla famiglia esprimendo le più sentite condoglianze.

sabato 18 febbraio 2012

Telefonica vince tutto

immagine di repertorio



Sanya – Ancora una vittoria per gli iberici di Team Telefónica che sono riusciti a resistere agli attacchi degli americani di Puma Berg andando a vincere la Sanya Haitang Bay In-Port Race e aumentando il margine nella classifica generale, che ora guidano con 18 punti di vantaggio su Camper ETNZ alla vigilia della partenza della quarta tappa verso Auckland.

In condizioni, ideali, mare piatto e vento teso con raffiche fino a venti nodi, i sei team hanno offerto un’ora di spettacolo alle migliaia di fan cinesi accorsi ad assistere alla regata, corsa su un percorso di poco meno di 11 miglia e portata a termine dai leader in soli 58 minuti. Dopo una partenza molto tirata, sono subito gli spagnoli di Telefónica a prendere il comando grazie a una buona lettura dei salti di vento nella bolina iniziale, inseguiti da vicino dagli americani di Puma Berg, un duello che continuerà fino al traguardo dove le due barche arriveranno separate di soli 41 secondi. I leader della classifica generale hanno quindi messo in carniere un’altra vittoria e punti preziosi, oltre ad avere ben reagito alla pressione di aver cambiato il sartiame della barca.

Buona anche la prestazione di Abu Dhabi Ocean Racing, che sale sul terzo gradino del podio e conferma di riuscire ad essere sempre in forma nelle regate sulle boe.

Per il team guidato dall’olimpionico Iker Martínez, che ha vinto tutte e tre le tappe oceaniche, si tratta della seconda vittoria sulle quattro costiere fin qui disputate. Meno soddisfacente la prestazione dei loro immediati inseguitori, Camper ETNZ, che sebbene siano riusciti a rimontare dall’ultimo al quarto posto, hanno perso tre punti nella classifica generale. Delusione nelle parole dello skipper australiano della barca rossa, Chris Nicholson: “Pensavamo di poter far meglio oggi. Ci siamo allenati molto durante la settimana, soprattutto per le partenze. Siamo partiti bene, ma non posso negare che avremmo voluto finire meglio di quanto abbiamo fatto”.

Al termine della regata, lo skipper basco Iker Martínez ha dichiarato: “Oggi è stata la tattica a fare la differenza. Abbiamo trovato il posto giusto sia nella prima che nella seconda bolina e anche se non abbiamo manovrato alla perfezione, è difficile manovrare con sole dieci persone a bordo, abbiamo fatto le scelte giuste, e questo è ciò che conta”.

Soddisfatto anche Ken Read, al timone di Puma Berg: “Siamo contenti, credo oggi abbiamo fatto un buon lavoro. Con una flotta così competitiva, un secondo posto è un risultato eccellente”. Gli fa eco Ian Walker di Abu Dhabi: “Non siamo dispiaciuti per un terzo, abbiamo avuto due possibilità di rientrare sui primi ma non hanno funzionato. In ogni caso un posto sul podio è sempre buono, quindi è stata una buona giornata per il nostro team”.

Team Sanya l’equipaggio idolo locale, ha portato a termine una bella regata, a metà regata si trovava immediatamente a ridosso dei primi, dimostrando la consueta grande combattività ma ha dovuto cedere il passo ai francesi di Groupama 4 oggi non molto in palla, chiudendo in sesta posizione.

La classifica rimane invariata come posizioni alla vigilia della quarta tappa quindi con Telefónica a 101 punti, seguita da Camper ETNZ a 83 e Groupama Sailing Team a 73. Puma Berg ha 53 punti e resta quarto, quinto Abu Dhabi a 43 e chiude Team Sanya a 17 punti totali.

Cambio di programma a causa della tempesta monsonica nel mar cinese meridionale

Dopo la conclusione della In-port race organizzatori e team si sono riuniti per prendere una decisione congiunta in vista della partenza della quarta tappa di domani, a seguito dell’analisi delle previsioni meteo negative. Gli organizzatori della Volvo Ocean Race hanno quindi deciso che la tappa verrà divisa in due parti per permettere ai sei equipaggi partecipanti di guadagnare tempo sufficiente affinché le condizioni del mare nel primo tratto da Sanya fino allo stretto di Luzon (fra Taiwan e le Filippine), con onde previste di altezza superiore agli otto metri e vento di burrasca migliorino. Il direttore di regata Jack Lloyd ha perciò informato i team che la quarta tappa verrà divisa in due parti per ragioni di sicurezza.

La prima parte partirà come da programma domani, domenica 19 febbraio, alle ore 14 locali (le 7 ora italiana) e vedrà le barche competere su un percorso di circa 30 miglia nella baia di Sanya e intorno alla famosa statua Guanyin Buddha per concludersi in prossimità del faro della marina. La flotta tornerà quindi in porto e aspetterà finche le condizioni non verranno giudicate abbastanza sicure per la navigazione. Il ritardo non sarà superiore alle 24 ore e la ripartenza sarà scaglionata tenendo conto dell’ordine d’arrivo della costiera, che non vedrà assegnati punti. “La ripartenza potrebbe avvenire nelle prime ore di lunedì mattina” secondo Lloyd, le previsioni meteo che indicano venti superiori ai 40 nodi di intensità e onde alte otto metri sono alla base della decisione.

“Abbiamo scelto in questo modo non perché ci siano state pressioni da parte dei team, ma in accordo con i suggerimenti degli esperti sia della regata che dei team. Tutti sono convinti del fatto che le condizioni fino a 12/18 ore dalla partenza saranno pericolose, con un moto ondoso che potrebbe causare rotture. E’ stata una decisione molto difficile per noi, che abbiamo preso aspettando il più a lungo possibile, per fare in modo che fosse quella corretta” ha detto Knut Frostad, CEO della regata ed egli stesso veterano del giro del mondo a vela.

Iker Martínez, skipper di Team Telefónica si è detto favorevole: “Dobbiamo fidarci delle previsioni, una scelta difficile ma è chiaramente una questione di sicurezza e non possiamo pensare di affrontare condizioni del genere”.

Gli organizzatori hanno anche ricordato i problemi occorsi alla flotta nell’area dello stretto di Luzon in occasione dell’ultima edizione della Volvo Ocean Race, in cui la maggior parte delle barche ebbe danni gravi in condizioni che furono definite come un “massacro”, e degli gli incidenti avvenuti a Team Sanya, Abu Dhabi Ocean Racing e Puma Berg nel corso della prima tappa, da Alicante a Città del Capo.

La regata di domani sarà comunque seguita in diretta video a partire dalle 6.45 ora italiana.

giovedì 16 febbraio 2012

BIG BLU 2012 (ROMA, 18-26 FEBBRAIO)

La grande vasca con i ventilatori per provare l'emozione di andare a vela


Anche quest'anno la FIV è partner istituzionale della sesta edizione di Big Blu, il Salone Internazionale della Nautica e del Mare, in programma dal 18 al 26 febbraio 2012 alla Nuova Fiera di Roma.

La Federazione Italiana Vela è presente all'evento fieristico con uno stand di 180 metri quadrati, posto all'interno del Padiglione 3 - Vela, che per l'intera durata del Salone rappresenterà un vero e proprio punto di incontro per gli appassionati di vela e gli amanti del mare. Inoltre, presso il Teatro del Mare, parte integrante dell'area FIV, si svolgeranno convegni e dibattiti che avranno per protagonisti grandi campioni dello sport e si potrà entrare nel vivo delle regate insieme ai più importanti equipaggi della vela mondiale.
L'area incontri farà anche da scenario per la presentazione dei più importanti appuntamenti velici del Tirreno, a cominciare dal Campionato Italiano Altura, alla Regata delle Torri Saracene e l’Asteria Challenge Trophy di Anzio.

Oltre allo spazio espositivo della FIV, il Padiglione 3 - Vela ospiterà un'area di 2000 metri quadrati interamente dedicati alla vela dove saranno esposte oltre 40 imbarcazioni a vela che vanno dal piccolo Optimist alle classi olimpiche di Londra 2012, passando per le imbarcazioni delle categorie giovanili.

Numerosi gli appuntamenti per gli appassionati e i visitatori di Big Blu già dal pomeriggio di sabato 18 (Teatro del Mare) che sarà dedicato alla disciplina del windsurf e del kiteboarding che dal 1 gennaio è divenuta un’attività della Federazione Italiana Vela. Si parlerà anche di Coppa America e della tappa veneziana delle World Series.

A partire da lunedì 20 fino alla mattinata di mercoledì 22, l'area FIV sarà uno dei punti cardine del percorso didattico per le scuole, realizzato dalla Federazione Italiana Vela e Pelagos, che quest'anno coinvolge l'area FIV nel Padiglione 3 e il Padiglione 1 del Pelagos Sea Heritage Exhibition. Durante questo viaggio nella cultura del mare, gli studenti potranno apprendere nozioni sulla biologia marina, l'ecosostenibilità e le energie rinnovabili e le tecniche costruttive di una barca a vela. I ragazzi, sotto l'attenta guida guida degli istruttori FIV, avranno anche la possibilità di provare il piacere di andare in barca a vela all'interno della vasca 20x30 metri attrezzata con ventilatori o imparare i primi rudimenti della vela provando un divertente simulatore.

Sempre lunedì 20, il Palco centrale del Padiglione 1 ospiterà in mattinata una interessante tavola rotonda dal titolo “La vela a scuola, uno strumento di inclusione” realizzato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca – Direzione nazionale per lo Studente, in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, per presentare le iniziative di promozione della cultura del mare dedicate al mondo della scuola.

Sabato 25 febbraio, al Teatro del Mare si terrà la premiazione dei Campioni regionali 2011 di Vela. Un appuntamento durante il quale verrà consegnato anche il premio Atleta dell'Anno al migliore velista del 2011 residente nel Lazio e il premio Società dell'Anno – Giorgio Ballerini Giacometti per il club che nel corso del 2011 si è distinto per l'intensa attività di promozione della vela e per i risultati sportivi conseguiti dai propri atleti.

L'inaugurazione di Big Blu è in programma sabato 18 febbraio alle ore 10.00.

Per notizie e aggiornamenti, conoscere i mezzi di trasporto per raggiungere il quartiere fieristico, costi, agevolazioni e orari è possibile contattare il numero verde 800-589099. Il numero, già attivo, sarà a disposizione del pubblico per tutta la durata del Salone dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.

Orari d'apertura Big Blu 2012:
Sabato 18 e 25: 10.00 - 20.00
Da Lunedì 20 a Mercoledì 22: 13.00 - 19.00
Giovedì 23 e Venerdì 24: 10.00 - 19.00
Domenica 19 e 26: 10.00 - 19.00

Info: www.big-blu.it/

mercoledì 15 febbraio 2012

A Napoli si lavora sulle infrastrutture per le AC World Series


15 febbraio 2012 Napoli – Già da una settimana, a Napoli sono iniziati i lavori di adattamento delle infrastrutture in vista del primo evento dell’America’s Cup World Series, in programma nella città partenopea a partire dal 7 aprile.

L’obiettivo principale è quello di allungare il molo frangiflutti davanti al centro città, in modo da permettere ai team di varare in sicurezza e in acque protette i loro AC45.

“La città si è lasciata ogni peso alle spalle e si sta dando un gran da fare per portare a termine nei tempi previsti i lavori necessari. Il progetto più importante, relativo all’allungamento del molo frangiflutti, è appena partito – ha spiegato Peter Ansell, direttore delle operazioni a terra dell’America’s Cup Race Management – Si tratta di un grande progetto da portare a termine in un lasso di tempo limitato: è per questo che è incoraggiante vedere i lavori progredire di giorno in giorno“.

La città ha finalmente abbracciato l’idea di ospitare la Coppa America e non vede l’ora che siano i team a diventare leader indiscussi della scena, ha spiegato il sindaco, Luigi de Magistris: “L’America’s Cup World Series rappresenta l’opportunità che Napoli aspettava per rilanciare la sua immagina internazionale. I lavori necessari per garantire una casa all’evento sono iniziati e questo mi rende sicuro del fatto che l’America’s Cup World Series sarà ospitata nel miglior modo possibile“.

martedì 14 febbraio 2012

Vittoria di Blinsailing a Miami con Lorenzo Bressani alla tattica

Lorenzo Bressani



Conclusa la Miami Winter Regatta con la vittoria di Blinsailing con Luca Lalli al timone, Lorenzo Bressani alla tattica e Federico Michetti trimmer.


L’equipaggio italiano si è aggiudicato il primo posto dopo sei prove con ben 16 punti di vantaggio su Bohica (CAN), secondo. Terzo si conferma Bacio di Michael Kiss (USA), giunto a pari punti con Bohica.


«La giornata era indubbiamente complicata» ha commentato Federico Michetti. «Il vento instabile per direzione e intensità ha creato non pochi problemi di lettura del campo, ma Lorenzo è stato ineccepibile e Luca ha saputo condurre perfettamente la barca. La nostra arma vincente sono state le vele North Sails.»


TOP TEN RESULTS (FINAL, After six races)
1.) Luca Lalli, BLinsailing.com; 1-1-[3]-2-1-1 = 6
2.) Grant Hood, Bohica; [8]-8-1-1-8-4 = 22
3.) Michael Kiss, Bacio; 3-4-4-[10]-9-2 = 22
4.) Paul Reilly, Red Sky Sailing Team; 2-2-[19]-5-11-7 = 27
5.) Brian Kamilar, Funner; 7-5-[8]-7-3-6 = 28
6.) Tony Tabb, Elevation Racing; 5-[13]-5-3-7-11 = 31
7.) Marcus Eagan, Cajun Underwriting; 10-3-[12]-9-2-9 = 33
8.) Russell Lucas, Shimmer; 6-12-7-[38/DNF]-12-3 = 40
9.) Marc Hollerbach, Fu; 13-7-10-11-5-[19] = 46
10.) Mary Anne Ward, M&M Sailing Team; 9-[18]-16-8-4-10 = 47


Ora Miami attende nuovamente gli Audi Melges 20 per la Bacardi (8-10 marzo), quando in acqua ci saranno ben otto equipaggi italiani.


Info e risultati completi: http://www.melges20.com

lunedì 13 febbraio 2012

Target raggiunto per Soldini



"Maserati" il Vor 70 di Giovanni Soldini ha tagliato il traguardo a San Salvador alle ore 10 59′ 10” GMT (h 11 59′ 10” italiane). Il navigatore milanese che con il suo equipaggio era partito il 2 febbraio da Cadice (Spagna) ha impiegato 10 giorni 23 ore 9 minuti e 2 secondi per attraversare le 3.884 miglia che separano il porto spagnolo dall'isola delle Bahamas, mantenendo una media di 18,5 nodi e stabilendo così un ottimo tempo di riferimento su questa tratta per la categoria dei monoscafi.
Archiviato con successo il primo obiettivo Soldini punterà il prossimo mese a stabilire anche il tempo di riferimento sulla rotta di 947 miglia Miami-New York (Usa), a cui seguirà ad aprile il più ambizioso tentativo di battere il record di "Mari Cha" (6g 17h 52m 39s) sul percorso New York-Cape Lizard (Gran Bretagna), di 2.925 miglia. 

domenica 12 febbraio 2012

Global Ocean Race - Marco Nannini doppiato il BluQube Scoring Gate

Coleman & Kuttel
11 febbraio 2012 - In testa alla regata il duo Colman e Kuttel a bordo di Cessna Citation che fa rotta 129° e velocità di oltre sette nodi sembra non aver nessun problema mentre invece Nannini e Ramon su Financial Crisis procedono per 108° a quasi sei nodi hanno appena doppiato il BluQube Scoring Gate e sappiamo dall'equipaggio che poco prima hanno già dovuto effettuare la prima manovra evasiva nei confronti di un piccolo iceberg aiutati dal radar. In terza posizione Leggatt e Hutton-Squire su Phesheya Racing sembrebbero aver superato i loro problemi tecnici al pilota automatico dato che ora fanno rotta 117° a poco più di sette nodi ma due giorni e più trascorsi o alla cappa o sulla rotta sbagliata devono aver avuto costi umani terribili che il loro distacco di oltre mille cento miglia dai primi,  nella sua arida statistica, ci fa solo pallidamente intuire. Buon Vento a tutti Marinai!! 

sabato 11 febbraio 2012

L'uragano chiamato Bora si scatena a Trieste



Trieste 11 febbraio 2012 - Dopo dieci giorni di condizioni estreme a Trieste, causate dall'imperversare del tipico gelido vento di nordest chiamato Bora, oggi è stato raggiunto un nuovo record di quasi 99 nodi di raffica raggiunta. Dalle 0.00 di stanotte la massima raffica ha toccato i 50.8 m/s pari a 98,7 nodi ed a 182,8 km/h, velocita del vento da signor uragano. Dati della stazione di rilevamento del Istituto Talassografico di Trieste posizionata sul molo Fratelli Bandiera.
http://www.ts.ismar.cnr.it

venerdì 10 febbraio 2012

Global Ocean Race - Marco Nannini - Avaria al pilota Automatico causa esplosione dello spinnaker

Marco Nannini - Velista dell'anno


Venerdì 10 febbraio 2012 - Ecco l'ultimo messaggio di Marco Nannini : "" Dopo oltre una settimana passata in condizioni estreme con due burrasche e tanta bolina per fortuna le ultime 48 ore ci hanno regalato condizioni più favorevoli, un gran senso di sollievo ma anche i venti portanti nascondono le loro difficoltà. Ieri notte purtroppo abbiamo distrutto il nostro spinnaker grande in un incidente causato da una momentanea avaria del pilota automatico - un problema simile a quello che aveva avuto Phesheya nei giorni scorsi - di colpo i timoni sono stati spinti a dritta bloccandosi per qualche istante, ciò è stato sufficiente a causare una violenta strambata nel cuore della notte, con la randa contro la volante e lo spi pressato contro il sartiame la barca si è coricata e non abbiamo fatto a tempo a rilasciare le scotte che lo spinnaker si è rotto in due. La perdita dello spi grande quando mancano ancora 3800 miglia al traguardo sarà sicuramente un handicap notevole, ma non possiamo farci nulla, la vela non può essere riparata a bordo. Notizia invece più rallengrante, poco fa mi hanno chiamato da Parma per un collegamento dal vivo via satellite durante la premiazione del Velista dell'Anno del Giornale della Vela che ho vinto grazie ai vostri voti. Roberto Westerman mio amico nonchè velaio e consigliere ha ritirato il premio mentre qui eravamo in planata in 30 nodi di vento. Questa mattina il comitato regata ha deciso di spostare il limite sud della porta di sicurezza che dovremo attraversare. L'obbiettivo di questa porta era di tenerci lontano dagli iceberg al nostro sud ma ora che siamo liberi dalla zona più pericolosa e viste le previsioni meteo pareva inutile costringerci ad una pericolosa bolina con venti contrari più a nord. Un approccio pragmatico che mette la nostra sicurezza in primo piano.

LA COMPAGNIA DELLA VELA SI PREPARA ALLA COPPA AMERICA


Venezia 10 febbraio 2012 - Si respira aria di Coppa America alla Compagnia della Vela, lo storico sodalizio lagunare che nel 2011 ha virato la boa del suo primo centenario.

In attesa delle regate dell’America’s Cup World Series che si svolgeranno a maggio, il Club veneziano ha organizzato una serie di quattro incontri per “scaldare i motori” in vista dell’appuntamento che farà convergere verso il quartier generale dell’Arsenale la più alta concentrazione di professionisti, tecnologia e novità che l’universo nautico può attualmente proporre.

«E’ nello stile della Compagnia della Vela - afferma il vice presidente Piero Pellegrini - cogliere occasioni così importanti per divulgare a un pubblico più ampio possibile la passione e la cultura marinare. Perché la Coppa America è sempre stata la manifestazione per eccellenza dove vengono messi a punto materiali e tecnologie avanzatissime nel campo della costruzione nautica, dove si testano sistemi organizzativi complessi ed è quindi l’osservatorio migliore per ammirare fin da ora lo sviluppo della vela del futuro. Per noi della Compagnia della Vela la Coppa America ha poi un sapore particolare che ci fa ritornare alla mente tutte le emozioni della “nostra” sfida di vent’anni fa con il Moro di Venezia».

I quattro incontri avranno cadenza mensile a partire da sabato 25 febbraio, quando presso il Centro Sportivo d’Eccellenza di S. Giorgio sbarcheranno due paladini della vela nazionale. Cino Ricci e Mauro Pelaschier, rispettivamente skipper e timoniere di Azzurra, racconteranno la prima avventura italiana in Coppa America, datata 1983, nella conferenza intitolata “L’Italia scopre l’America’s Cup”. Accanto a loro, Bruno Troublé, skipper di France 3 nel 1977, 80 e 83 in quel di Newport nonché ideatore della Louis Vuitton Cup. Con l’aiuto di Antonio Vettese, già Direttore di Vela e Motore, si parte quindi dalla storia per approdare subito verso le grandi novità del contemporaneo.

Sabato 10 marzo sarà infatti la volta della conferenza dedicata alle tecniche di costruzione degli scafi di Coppa America. Marc van Peteghem, Vincent Lauriot Prevost – entrambi progettisti di multiscafi di fama internazionale – dialogheranno con il progettista di Alinghi e ORACLE Racing Dirk Kramers, Silvio Arrivabene – responsabile della costruzione di Alinghi 5 - e Fernando Sena, che fu direttore del cantiere Tencara all’epoca del Moro di Venezia. A moderare l’incontro sarà Sebastiano Morassutti, partner fondatore di Trimarine.

Il terzo incontro che ha già tutta la carica emotiva del grande evento è calendarizzato in data ancora da definire nella prima quindicina di aprile. “Il sogno del Moro di Venezia” porterà nuovamente la Compagnia della Vela a quel mitico 1992, quando Raul Gardini catapultò il Club alla ribalta della nautica internazionale con la vittoria della Louis Vuitton Cup. Nella nuova sede di S. Giorgio sfileranno alcuni dei protagonisti dell’impresa: il timoniere Paul Cayard, il tattico Tommaso Chieffi, il progettista German Frers e il fotografo ufficiale del team Carlo Borlenghi, che farà rivivere l’esperienza del Moro attraverso una serie di contributi video e immagini.

Immediatamente a ridosso dell’inizio delle World Series, venerdì 11 maggio, l’ultima conferenza avrà il compito di raccontare cosa ci attende nell’immediato. Attraverso le parole di Russel Coutts, presidente di ORACLE Racing, John Craig, presidente del Comitato di Regata delle America’s Cup World Series, e Tom Ehman, vice commodoro del Golden Gate Yacht Club, si andrà alla scoperta delle caratteristiche e del format dell’edizione numero 34 della Coppa America.

Tutte le conferenze si terranno a Venezia, presso il Centro Sportivo d’Eccellenza dell’Isola di S. Giorgio a partire dalle ore 18.30. Saranno aperte a tutti previa iscrizione fino al raggiungimento dei posti disponibili.

Ulteriori dettagli verranno comunicati attraverso il sito www.compagniadellavela.org.

martedì 7 febbraio 2012

Nasce WOW, la prima regata oceanica dedicata alle donne


L'edizione inaugurale del 'WOW', acronimo che sta per Women's Offshore Worlds partirà da Plymouth nel Regno Unito con obiettivo Falmouth Harbour, ad Antigua, il prossimo 28 ottobre. L'evento ha già generato molto interesse fra le veliste oceaniche di Francia, Norvegia, Germania e dello stesso Regno Unito e gli organizzatori si attendono conferme da altri paesi.

Il concetto è semplice, un equipaggio doppio composto da donne, la barca il monotipo Beneteau Figaro 2, e una rotta semplice quanto impegnativa, 3.300 miglia dalla costa inglese, attraverso il golfo di Biscaglia, per poi lasciare le Azzorre a destra, e attraverso l'Atlantico per la conclusione ad Antigua, nei Carabi. Un percorso pensato per mettere alla prova le capacità veliche e di navigazione delle veliste, ma anche la loro forza e resistenza. 

Uno dei primi binomi a dare conferma è stato la coppia inglese composta da Hannah Jenna e Sammie Evans, che corrono per il colori del "Team Beaudacious" (www.teambeaudacious.co.uk) Proprio Hannah Jenner ha affermato che: "La creazione del WOW rappresenta un'opportunità fantastica per migliorare l'immagine della vela oceanica al femminile, io e Sammie ci siamo iscritte subito e ora stiamo organizzando la nostra partecipazione." La sua co-skipper ha detto che "L'idea di avere una flotta di ragazze è veramente fantastica, e poi la lotta si farà con barche one design quindi si tratterà di avere il team migliore, non la barca migliore. I Figaro sono divertenti e veloci e si possono charterizzare a un prezzo ragionevole. Quindi l'evento è accessibile." Hanna spera di poter contare sul suo recente successo nella famosa Transat Jacques Vabre, a cui hanno partecipato anche la francese Stephanie Alran e la tedesca Anna-Maria Renken, che pure hanno confermato il loro interesse per il nuovo evento.

Ideatori della nuova regata sono il Team Concise (www.teamconcise.com) in associazione con il Royal Western Yacht Club e l'Antigua Yacht Club. Inoltre, per garantire un'organizzazione di successo è scesa in capo anche l'Università di Plymouth.

Elizabeth Jordan, Commodoro dell'Antigua Yacht Club si è detta entusiasta dell'idea. "In qualità di una delle pochissime donne ad avere la carica di commodoro, per me è particolarmente interessante avere la chance di ospitare l'arrivo della prima regata oceanica riservata alle donne. Le ragazze riceveranno un grande benvenuto sulla nostra bellissima isola."

Fra gli ambasciatori della regata anche una veterana del Vendée Globe come Samantha Davies, che ha affermato che si tratta: "Di una grande idea, parteciperei di sicuro se non fossi impegnata con il Vendée. Il Figaro è la barca ideale per una regata transatlantica in doppio, è sicura, divertente e veloce, e quindi è l'equipaggio a fare la differenza."

Tony Lawson, creatore di Team Concise ha confermato che il suo obiettivo è quello di aiutare il maggior numero possibile di team a prendere parte al WOW. "Sono tempi difficili per far partire un nuovo evento velico, ma sono convinto che le donne meritino una regata solo per loro. Sono molto contento dei segni di incoraggiamento che abbiamo ricevuto dalle regalanti, dagli Yacht Club e dall'Università. Oltre che all'aspetto sportivo, inoltre vogliamo mettere in campo una serie di iniziative benefiche che vedano come beneficiarie proprio le donne e i bambini. Chiederemo ai team di proporre delle organizzazioni da sostenere, sperando di riuscire a raccogliere fondi consistenti nel corso del prossimo anno. Con i giochi Olimpici in Inghilterra ci sarà un forte interesse per la vela che combinato con l'idea di un evento dedicato alle donne potrà costituire un fattore di coinvolgimento per potenziali sponsor. Speriamo di trovare aziende che vogliano affiancare il progetto WOW e beneficiare di un evento che non sarà privo di glamour, azione, contenuti, attenzione per la natura e per le donne."

Le veliste che volessero saperne di più possono visitare il sito Internet: www.wowsailing2012.com