Barcolana 2010

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sabato 25 febbraio 2012

Ore di incertezza

Oceano Pacifico 25.02.12 - Si prospettano ancora 24/48 ore di incertezza per la flotta impegnata nella quarta tappa della Volvo Ocean Race.

Quasi venti nodi, è questa la velocità che stanno tenendo gli americani di PUMA Mar Mostro che nelle ultime ore hanno continuato a recuperare terreno sul gruppo di testa con la loro opzione “a nord” estrema, coprendo ben 250 miglia e che ora navigano sulla stessa rotta degli avversari. E, tuttavia, bisognerà aspettare ancora per vedere se la scommessa di PUMA darà i frutti sperati da Ken Read e il suo equipaggio come ha egli stesso dichiarato in un collegamento telefonico con il quartier generale della Volvo Ocean race ad Alicante. “Non sapremo il risultato della nostra scelta che fra una settimana e non ci avvicineremo alla flotta, perché se succedesse significherebbe aver sbagliato. Dobbiamo avere un vantaggio a nord e a est sul resto della flotta per poter guadagnare dalla nostra scelta. Avere un angolo migliore, quando andremo a sud. Su queste barche bastano anche due gradi di differenza per andare due nodi più veloci…”

Intanto, più a sud a bordo del battistrada CAMPER lo skipper Chris Nicholson e il navigatore Will Oxley continuano a passare ore davanti agli strumenti per decifrare i bollettini e le previsioni meteo per trovare quella che sperano sarà la rotta vincente per le acque di casa, in Nuova Zelanda. Il vento più fresco che si sta formando sulla loro poppa, costringe i velisti di CAMPER a guardarsi dagli attacchi degli avversari, che vengono sia da nord che da sud. “Sapevamo che avremmo potuto perdere qualcosa, quando si è davanti e il vento arriva da poppa è normale. Non fa piacere vederlo, ma sapevamo sarebbe successo.”

Secondo l’ultimo rilevamento, gli ispano/neozelandesi sono ancora i leader e hanno aumentato il loro margine sugli inseguitori. Nel continuo avvicendarsi delle posizioni, in seconda posizione sono risaliti gli spagnoli di Team Telefonica che fino a ieri occupavano la quinta piazza ma che grazie a una puntata a sud e a un’ottima velocità sono riusciti a rientrare e a superare anche i francesi di Groupama 4, che tuttavia restano decisamente più a nord e a un solo miglio di distanza teorica. In una situazione così complessa è davvero poco.

Va ricordato che la graduatoria provvisoria è calcolata sulla distanza all’arrivo in linea retta, ed essendo la flotta così distante dalla rotta ortodromica la classifica diventa aleatoria. Team Sanya ha mantenuto una rotta più conservativa ed è rilevato in quarta posizione, mentre Abu Dhabi è sceso in quinta e si trova grossomodo alla stessa altezza dei francesi.

Lo scafo portacolori degli Emirati, durante la notte appena trascorsa, è stato vittima di due incidenti: ha dovuto evitare all’ultimo momento una rete pelagica e ha avuto una collisione con un grosso pezzo di legno, che ha urtato uno dei due timoni. Fortunatamente la velocità della barca non era elevata e sembra che il timone non abbia riportato danni.

Al rilevamento delle ore 14 di oggi, quando mancano poco più di 4.300 miglia alla meta, la prima piazza è occupata da CAMPER, seguito a poco meno di 50 miglia da Team Telefónica. Groupama 4 è a 49,60 miglia, Team Sanya è quarto a 52,8. Abu Dhabi quinto ha uno svantaggio di 54 miglia esatte mentre PUMA accusa un ritardo di 181,7 miglia dai leader, ma ne ha recuperate oltre sessanta da ieri e fa anche registrare la migliore velocità con 18,6 nodi in meno di 18 nodi di vento.

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