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venerdì 14 gennaio 2011

Il VHF di bordo nozioni base

Interessante articolo apparso sul "Giornale della Vela"



CHE TIPO DI ONDE VENGONO UTILIZZATE E PERCHÈ?
La radio Vhf utilizza onde metriche, in altissima frequenza definite appunto VHF (Very High Frequency) comprese tra 156 e 174 Mhz, la cui lunghezza d'onda è approssimativamente di 2 metri. Le dimensioni della sua antenna, pari a circa la metà della lunghezza d'onda stessa, rende le comunicazioni in Vhf idealmente adatte per tutte le imbarcazioni, dalle grandi navi passeggeri fino alle più piccole barche da pesca o agli yacht da diporto. Ma in mare si adottano anche altre tipologie di onde, come le onde hettometriche, in media frequenza (MF), utilizzate per comunicazioni di media distanza da unità che si trovano a 100/200 miglia dalla costa e le onde decametriche, in alta frequenza (HF) utilizzate in altura, per esempio nelle navigazioni oceaniche.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
DI UNA RADIO VHF?

Tutti i modelli permettono di filtrare i rumori di sottofondo tramite lo squelch, che consente di impostare la sensibilità del ricevitore. Sulla confezione di ogni radio troverete indicata la potenza. Il valore di massima emissione concessa agli apparati per la nautica da diporto è di 25 Watt, con la possibilità di ridurla a 1 solo Watt per limitare i consumi di energia e per comunicare a distanza ravvicinata.

A QUALE DISTANZA È POSSIBILE SENTIRSI, CON UNA RADIO IN VHF?
A parità di potenza di emissione, la distanza alla quale possono giungere le comunicazioni in Vhf dipende dall'altezza a cui sono poste le antenne coinvolte. Ad esempio, una portata di 60 miglia può determinarsi solamente tra un'imbarcazione e una stazione costiera, mentre tra due imbarcazioni la portata si riduce a sole 15 miglia o anche meno se si tratta di piccole imbarcazioni. Al di là della potenza di emissione degli apparati radio infatti la discriminante è soprattutto la curvatura terrestre. La portata, che in questo caso si definisce ottica, potrà superare la linea dell'orizzonte solo se le due antenne continuano comunque a vedersi, e risultare superiore a quella geografica in funzione delle rispettive altezze. In questi casi le imbarcazioni a vela sono senz'altro avvantaggiate dalla possibilità di installare l'antenna in testa d'albero, considerando però che risulta efficace solo se opera verticalmente; quando inclinata può perdere fino al 40% del proprio rendimento.

A BORDO PUÒ ESSERE UTILIZZATO ANCHE
UN APPARECCHIO PORTATILE?

Da alcuni anni, finalmente anche in Italia il Vhf portatile può sostituire la stazione fissa di bordo. La radio portatile a bordo è sempre di più di estrema utilità: permette di effettuare o ricevere chiamate rimanendo al timone, mantenere l'ascolto sul 16 senza dover scendere sotto coperta e portarselo con sè per varie evenienze, compreso il malaugurato trasferimento sulla zattera di salvataggio, durante l'abbandono dell'imbarcazione.

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA UN MODELLO PORTATILE E UNO FISSO?
Le radio portatili sono ormai sempre più economiche e morfologicamente simili ai telefoni cellulari. Ma attenzione che anche se possono supportare la gran parte delle funzioni dei modelli fissi di fatto sono soggetti a tre fondamentali inconvenienti:
- una potenza di emissione ridotta a soli 5 Watt (anzichè 25), per contenere il consumo delle batterie ricaricabili;
- una portata limitata a causa della lunghezza ridotta dell'antenna;
- un'autonomia di esercizio che dipende dal genere di batterie utilizzate e dall'opportunità di ricarica.
Per un uso corretto di un modello portatile e soprattutto legalizzato, è necessario che ogni apparecchio sia registrato sulla Licenza di Esercizio dell'eventuale apparato fisso di bordo o preveda un proprio documento, intitolato all'imbarcazione sulla quale viene utilizzato o intestato all'utilizzatore stesso, che a sua volta dovrà essere dotato dell'apposito certificato limitato di radiotelefonista.

PERCHÈ PER LA NAUTICA SI USANO I CANALI E NON LE FREQUENZE?
Per semplificare l'utilizzo degli apparati, grazie ad accordi internazionali, è stato concordato di dividere le frequenze d'uso in canali. Ognuno corrisponde quindi a una frequenza ben precisa, per esempio, il canale 16 corrisponde a 156,8 mHz.
QUALI DOCUMENTI SONO NECESSARI PER INSTALLARE
IL VHF IN BARCA?

Considerato innanzitutto uno strumento idoneo a soddisfare i requisiti in materia di soccorso e sicurezza, comunemente nel diporto il Vhf può essere utilizzato per i soli casi di emergenza (sicurezza) in mare. Per accedere ad altri servizi come quelli di corrispondenza pubblica (telefonate, fax...), è necessario attivare un abbonamento annuo. Diversamente, rinunciando alle conversazioni radiofoniche che non abbiano per oggetto la sicurezza della navigazione, per installare e utilizzare una radio Vhf a bordo di una unità da diporto il proprietario si limita a osservare alcune essenziali disposizioni, che comportano solo un limitato impegno economico iniziale.  Dotandosi di un apparato di tipo conforme alle direttive europee CE (la conformità è dichiarata direttamente dal costruttore) è necessario richiedere l'apposita Licenza di Esercizio rivolgendosi alla Capitaneria presso la quale l'unità è stata registrata, così da ottenere anche il numero di nominativo internazionale, indispensabile per identificare congiuntamente la stazione radio e l'imbarcazione che la utilizza. Invece i proprietari di natanti o di apparati portatili, dovranno indirizzare la richiesta direttamente agli Ispettorati Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Comunicazioni, e otterranno altresì un codice personale che identifica l'apparato e il suo proprietario.

CHE COSA VIENE INDICATO SUL DISPLAY DELLA RADIO?
Oltre al numero del canale sul quale ci si trova sintonizzati, possono apparire alcune sigle o simboli:
- HI/LO: indica a che livello di potenza si sta trasmettendo se ad alta (25 W) o bassa (1W) potenza
- TX: significa che si ha il tasto di comunicazione premuto e si sta sta trasmettendo
- BUSY: il ricevitore è occupato da un segnale entrante
- INT USA CAN: indicano la gamma di canali adottata, che può variare secondo l'area di navigazione. In tutti i mari circostanti l'Europa è bene che la radio sia impostata con il segnale INT
- DW/TW: comunicano se è stata attivata la funzione Dual Watch (o Trial Watch) che permette di mantenere attivo l'ascolto su uno o due canali di servizio, senza abbandonare la guardia sul 16 

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