Barcolana 2010

Barcolana 2010
partenza!

martedì 16 ottobre 2012

Barcolana Classic Coppa Prosecco



Sabato 13 ottobre 2012 giornata di "Barcolana Classic Coppa Prosecco", cielo plumbeo e bora sostenuta rafficata, con punte attorno ai 30 nodi, accolgono la flotta dopo la tradizionale sfilata davanti alle rive di Trieste stracolme di pubblico, condizioni molto impegnative per le signore del mare. Comincia subito male  il Sirah di Bruno Lodes a 30 minuti dal via: mentre sta testando le vele di bolina con un fragoroso schianto rompe il boma, fortunatamente senza conseguenze nonostante il moncone  oscilli pericolosamente per dei lunghissimi secondi sopra le teste dei componenti dell'equipaggio che si trovano in pozzetto. A dispetto dell'incidente il due alberi onora egualmente la regata anche se relegato, ovviamente, a fine classifica. Il percorso scelto dal comitato della Società Velica Barcola Grignano è il numero due: triangolo a vertici fissi, con il primo lato in direzione castello di Miramare. Adottare questa opzione per regate con queste condizioni meteo risulta sempre particolarmente rischioso, allo start tutte le imbarcazioni si trovano a partire lanciate con mure a dritta con il pericolo costante di una straorza, sotto raffica difficile da controllare basta la minima distrazione per generarla. Di gran lunga più sicure le partenze al vento. Sabato si è sfiorata la tragedia quando il Nibbio di Pietro Barcia, passera blasonata della Triestina della vela, ha disalberato dopo essere entrato in contatto con altri concorrenti. Tutto accade un minuto dopo il via: Romolo Gessi, al timone del Nibbio, poggia di riflesso ad una barca sopravvento che scende in controtendenza con il resto della flotta, senza controllare ciò che sta succedendo a pochi metri dalla sua poppa; Ciao Pais di Massimo Fonda vede restringersi lo spazio di manovra tra il Nibbio ed una barca di grosse dimensioni sopraggiungente da sottovento che orza esageratamente addirittura fino a scontrare il fiocco; a questo punto Fonda, per evitare il contatto con gli yacht in arrivo da sinistra, anche se ancora ingaggiato con la passera di Barcia, tenta di passargli sopravvento orzando deciso, l'impatto con la poppa del Nibbio è inevitabile, la passera si inclina paurosamente con "uomo a mare", in una strambata involontaria passa di pochissimo davanti alla prua del Tiziana. Tiziana che nulla può fare lo sfiora, colpendolo appena a metà barca. Ma è il boma a dare il colpo di grazia alla piccola imbarcazione in legno ormai in balia del vento, del mare, degli eventi, senza la possibilità di reagire, agganciando il paterazzo fino a spezzarne l'albero che si rompe in  tre pezzi. Come non bastasse Tiziana va ad impigliarsi con il tangone sulle sartie del cutter di Fonda. Fortuna che la prua del 15 metri ha solo sfiorato il fasciame della passera, altrimenti l'incidente poteva tramutarsi in tragedia; alla fine i danni materiali sono ingenti, un uomo è finito in acqua ed è stato prontamente recuperato e un altro è stato medicato al pronto soccorso per una ferita leggera. Questa non si può chiamare certamente fortuna, ma vi assicuro che il bilancio finale poteva essere tragico. Non finisce qui, anche Nirvana la passera di Dani Degrassi, a metà regata circa, rompe la ritenuta del bompresso che solleva e danneggia seriamente la coperta, grande bravura del suo prodiere Paolo Vatta che mura prontamente un altro fiocco in prua che gli consente di terminare senza grossi contraccolpi il percorso.
La classifica finale della manifestazione non è ancora disponibile, il lavoro dei giudici è sicuramente impegnativo, sia per determinare colpe e responsabilità negli incidenti iniziali, che il calcolo dei compensi dovuti. Nel posticiparne la pubblicazione, il link alla fine dell'articolo vi rimanda alle impressionanti quanto spettacolari immagini di quanto accaduto, buon vento a tutti!


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