Barcolana 2010

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martedì 20 dicembre 2011

Team Sanya rompe una sartia



Madagascar Africa - 19 dicembre 2011 - Team Sanya è costretto a far rotta verso il Madagascar per riparare una sartia che si è rotta questa notte. La lotta continua per gli altri, che finalmente navigano a buona velocità nel vento che hanno cercato di raggiungere per giorni, e fanno rotta verso nord. La testa della flotta è occupata da un terzetto formato da CAMPER, Telefonica e PUMA, racchiusi in sole due miglia, seguono i francesi di Groupama e Abu Dhabi.


La notizia è arrivata al Race Control Centre di Alicante questa mattina: mentre Team Sanya stava manovrando con vento forte, uno dei componenti dell'equipaggio, il neozelandese David Rolfe si è reso conto che una delle sartie diagonali, la D2, aveva ceduto. Fortunatamente il team aveva deciso attendere la luce del giorno per virare, nessuno a bordo è ferito e la sartia è stata sottoposta a una riparazione di fortuna, che permetterà a Team Sanya di raggiungere terra. Il team cinese guidato da MiKe Sanderson, sta infatti facendo rotta verso il Madagascar, che al momento della rottura si trovava a circa 150 miglia, vale a dire approssimatamene 15 o 20 ore di navigazione. Il team non ha abbandonato la regata e sta ancora navigando con i propri mezzi.


"Eravamo appena usciti dalla zona di vento forte e stavamo cambiando la vela di prua, dal J4 al frazionato, con un vento di circa 12/14 nodi quando abbiamo notato che un pezzo vitale dell'attrezzatura, la D2, si era staccato dall'albero." Ha spiegato lo skipper Mike Sanderson. "Avevamo navigato benissimo durante la notte e stavamo guadagnando molto. La meteo stava migliorando ed eravamo molto soddisfatti della nostra decisione e in generale del progresso fatto. Avremmo dovuto virare un'ora prima nel buio, ma avevamo deciso di aspettare viste le condizioni. Certamente se lo avessimo fatto, l'albero sarebbe caduto. Come potete immaginare siamo molto giù e non riusciamo a credere che questo ci sia successo quando tutto andava così bene."


Mentre l'equipaggio di Sanya Lan sta dirigendosi verso l'isola di Madagascar dove prevede di arrivare domani e di riprendere la regata il prima possibile, il resto della flotta sta navigando in ottime condizioni, con sole, cielo terso e vento costante, come confermato da Neal McDonald, capoguardia a bordo di Team Telefonica: "Abbiamo avuto un paio di nottate ventose, ma questo è il primo periodo lungo che abbiamo con vento regolare, ed è abbastanza piacevole a dire la verità. Un po' d'acqua in coperta, ma almeno ci muoviamo. Il tempo è molto bello, c'è il sole e il mare è caldo. Sottovento vediamo CAMPER, siamo tornati in regata. Dobbiamo solo essere avanti di qualche miglio e poi saremo soddisfatti di noi stessi."


Gli altri cinque concorrenti della Volvo Ocean Race, infatti sono tutti riusciti a superare il fronte occluso che aveva bloccato il loro progresso e fanno ora rotta verso nord a buone velocità, fra i 14 e i 18 nodi, grazie al vento che si è stabilizzato per direzione e intensità. Il gruppo di testa è composto da CAMPER, Telefonica e Puma, che sono racchiusi in poco più di due miglia di mare e stanno quindi navigando a vista.


Groupama 4, che è stata la barca a scendere più a sud di tutte alla ricerca di una via d'uscita dalla situazione meteo, ha sempre una distanza laterale dagli avversari piuttosto ampia, e si trova in quinta posizione a poco più di cento miglia dai leader. Lo skipper Franck Cammas ha spiegato così la scelta del team transalpino: "Penso che abbiamo adottato un approccio diverso dal resto della flotta, abbiamo cercato di stare su una rotta più diretta, aspettando il momento buono per attraversare il fronte. Ne trarremo le conclusioni fra qualche giorno. In tutte e due le tappe abbiamo scelto un'opzione diversa, certamente deriva dalla nostra esperienza dei record, con i multiscafi e in Francia."


Tuttavia i francesi potrebbero costituire una minaccia per gli avversari, data la loro posizione più a est dove potrebbero trovare venti più costanti e, soprattutto, navigare con angolo migliore. Il meteorologo della regata, Gonzalo Infante prevede che Groupama 4 nei prossimi giorni potrebbe guadagnare altri tre o quattro nodi di velocità rispetto agli altri team, perché si trova più lontano da un sistema di bassa pressione a ovest.
Il giovane prodiere di CAMPER, Daryl Wislang ha però dichiarato che il team non si sente minacciato da questa possibilità, specialmente vista la difficoltà della seconda tappa fino a ora. Wislang ha affermato che a bordo di CAMPER si rimane concentrati sulla meta finale e che la barca è stata preparata, spostando tutto il materiale sopravento, per una corsa veloce verso i Doldrum, che si trovano a circa 1.600 miglia di distanza. "Abbiamo già visto due partenze, in questa tappa, e ce ne potrebbe essere una terza. Bisogna rimanere in gioco perché potrebbe succedere di tutto fino alle ultime 100 miglia. Ci sono sempre delle opportunità da cogliere e noi cercheremo di farlo."


Secondo le posizioni rilevate alle ore 14, pur facendo rotta verso il Madagascar, Team Sanya è ancora la barca più vicina alla meta sulla cartografia elettronica. Fra qualche ora tuttavia la leadership verrà presa dal terzetto formato da CAMPER, Telefonica e PUMA che naviga molto compatto, racchiuso in sole due miglia, mentre Groupama 4 è staccato di poco più di 95 miglia, ma con una separazione laterale di oltre 160, mentre chiude la flotta Abu Dhabi con un distacco di 154,2 miglia e la velocità più bassa, con 14.3 nodi.


L'andamento della regata può essere seguito sul sito ufficiale, con lo strumento della cartografia e posizioni aggiornate ogni tre ore:
http://www.volvooceanrace.com/en/racetracker/rdc.html


Classifica provvisoria seconda tappa, 19 dicembre alle ore 13 GMT
1. Team Sanya (Mike Sanderson)
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +47,1
3. Team Telefónica (Iker Martínez), +48,4
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read), +49,3
5. Groupama sailing team (Franck Cammas), +95,1
6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), +154,2


Voci dall'oceano:
Andrés Soriano, MCM di Team Sanya: "Non si può descrivere a parole e onestamente non so da che parte cominciare. Il sentimento a bordo è di disillusione totale, non c'è nessuno a bordo che non sia giù, in questo momento. Viene in mente il modo di dire "preoccupati solo delle cose che non puoi controllare", ma adesso queste parole non sono molto confortanti. Guardandomi intorno vedo differenti espressioni, ma tutte esprimono una tristezza indescrivibile. Più in fondo del fondo, ha detto Richard Mason mentre stava facendo la riparazione di fortuna al pezzo che si è staccato durante la notte. David Rolfe (Dingo) se ne è accorto questa mattina, mentre si preparava a un cambio vela. È l'esperienza, ha detto Mike Sanderson a proposito, se avessimo virato sicuramente l'albero sarebbe caduto. Quasi tutti hanno cercato un loro spazio per mandare giù la cosa, alcuni hanno trovato la pace in cuccetta, nei loro sacchi a pelo. Cameron Dunn ha detto "è terribile, assolutamente terribile." Stiamo andando verso il Madagascar, non c'è ancora un piano preciso ma il nostro bravissimo shore team sta già lavorando e siamo sicuri al 120% di essere in buone mani... per ora è tutto, tutti a bordo vi ringraziano per il supporto, volevamo assolutamente darvi qualcosa di cui essere orgogliosi e vi promettiamo di continuare a dare il nostro meglio, anche in futuro. Grazie."


Diego Fructuoso, MCM di Team Telefónica:"Ciao, finalmente abbiamo passato il fronte. Ora stiamo navigando con un vento da nord-est e speriamo di continuare per un po'. Inoltre, dopo una bella nottata, è arrivata la luce dell'alba e abbiamo potuto vedere i nostri avversari a occhio nudo: CAMPER with Emirates Team New Zealand e PUMA. È sempre bello vedere gli altri da vicino. Oggi c'è un bel sole e il cielo è azzurro. Quindi ne abbiamo approfittato per fare asciugare i vestiti, abbiamo ancora gli stivali perché non abbiamo raggiunto il caldo, ma un po' di sole ha migliorato le condizioni di vita a bordo."


Nick Dana, MCM di Abu Dhabi: "Finalmente puntiamo a nord, abbiamo bussato alla porta di questo fronte per un po' di giorni e finalmente siamo riusciti a passare. È incredibile, siamo in mare da più di una settimana e siamo ancora vicini alla latitudine di Città del Capo. Però, da quello che posso capire, gli alisei nell'oceano indiano non sono stabiliti, e spesso sono disturbati dai cicloni.
Onestamente non mi interessa molto da che parte verrà il vento, ha detto Jutty (Justin Slattery) basta che ce ne sia. Tutti d'accordo, qualche risata, gli ultimi giorni è stato difficile rimanere motivati. La riparazione di Bub alla scassa della deriva sembra buona. Non era convinto del mix di resina e il pezzo è rimasto molle per alcune ore, quando doveva già aver "tirato". Per il resto, toccando ferro, va tutto bene a bordo di Azzam. Con un po' di sole abbiamo tirato fuori le cose per farle asciugare. A giudicare dall'odore di alcune, mi sa che nella prossima settimana scopriremo nuove forme di vita, se non troviamo della pioggia per lavarle."


Amory Ross, MCM di PUMA: "Oggi l'inevitabile di Tom (Addis) è diventato inevitabile e quindi è stata una giornata piena di decisioni tattiche, ha avuto tanto lavoro da fare! Poco dopo le sette di mattina Mar Mostro ha attraversato il sistema frontale a cui abbiamo dato la caccia da quando siamo partiti da Città del Capo. Poco dopo sono passati anche Camper e Telefonica, ed è cominciata la seconda parte della nostra regata. C'è un forte senso di sollievo a bordo, sembra che tutti siano felici che la frustrazione della scorsa settimana è ormai alle spalle. C'è il sole, un bellissimo cielo blu e un sacco di facce sorridenti. Si prevede che l'aria aumenti durante la notte, quindi è ora di andare a riposarsi un po'..."


Hamish Hooper, MCM di CAMPER: "Finita la tortura, è successo molto velocemente, che sollievo, ma bisogna comunque concentrasi sul resto della tappa. Andi McLean ha detto che gli ultimi sono stati i giorni più dolorosi della sua vita, e pensate che una volta si è tagliato due dita... Da un sollievo all'altro: oggi ho scoperto la meraviglia del borotalco, non posso credere che ne ho fatto a meno da quando ero un bambino, mi sembra di essere rinato, sono morbido e profumo di buono. Non è cambiato molto nella regata, sarà dura fino alla fine. Ogni report che arriva dice di più e cerchiamo di capire i piani degli avversari. Abbiamo talmente voglia di vedere le posizioni, che alcuni di noi non vanno a dormire e aspettano anche per un'ora prima di mettersi in cuccetta. Andiamo a nord, fra un po' farà di nuovo caldo."


Yann Riou, MCM di Groupama 4: "Dalla felicità alla depressione? No, neanche un po'! ma nello spazio di due ore, ieri pomeriggio, siamo passati da una situazione sulla carta abbastanza favorevole a qualcosa di un po' più complicato. La lettura di un nuovo file, che dice che l'anticiclone è più esteso del previsto. Per noi significa una zona di vento leggero più grande da attraversare. Le posizioni, poi, che ci hanno fatto capire che tre barche erano riuscite a passare il fronte che noi abbiamo aggirato sabato, nel primo pomeriggio. Non ce la prendiamo personalmente con loro, ma però, li avevamo immaginati bloccati per qualche ora in più. Dalla felicità alla depressione, quindi? No, fortunatamente, ma diciamo che la lotta sarà dura fino alla fine!"

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