Barcolana 2010

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venerdì 11 novembre 2011

Ian Walker decide il ritiro

Alicante, Spagna - 11 novembre 2011 - Abu Dhabi Ocean Racing ha annunciato il ritiro dalla prima tappa della Volvo Ocean Race alle 09.16 UTC/GMT (le 10.16 italiane) di oggi venerdì 11 novembre, dopo che la barca era tornata in regata giovedì, a seguito del disalberamento avvenuto nella prima notte di navigazione.


La decisione di Abu Dhabi Ocean Racing, riduce quindi a quattro il numero dei partecipanti alla tappa da Alicante a Città del Capo, per un totale di oltre 6.500 miglia, dopo che Team Sanya si era ritirato domenica a causa di un grave danno strutturale allo scafo.


Un portavoce dell'Abu Dhabi Ocean Racing ha dichiarato: "Malgrado gli enormi sforzi fatti dallo shore team per rimontare l'albero rotto la scorsa settimana in condizioni di forte vento e mare molto mosso, il team ritiene che la data di arrivo stimata a Città del Capo, sarebbe controproducente in vista della preparazione alla seconda tappa, soprattutto a causa dei venti molto deboli presenti ora in Mediterraneo. L'albero e l'attrezzatura di Azzam non hanno avuto problemi, e la decisione dipende puramente dalla tempistica" ha aggiunto.


Abu Dhabi Ocean Racing si dirige quindi verso Lisbona, in Portogallo, dove si prevede possa arrivare sabato sera, la barca verrà poi spedita via mare a Città del Capo con un arrivo probabile il 28 novembre. La decisione garantisce al team di poter disporre di tempo sufficiente per assicurare che la barca e l'equipaggio siano pronti al 100% per la regata In-port di Città del Capo, in programma per il 10 dicembre.


"L'Abu Dhabi Ocean Racing è determinato nella volontà di ritornare in regata a Città del Capo." Ha sottolineato il portavoce.


Il gruppo tecnico a terra di Abu Dhabi ha lavorato 24 ore su 24 per sostituire l'albero rotto in tre pezzi sabato notte, circa sei ore dopo la partenza della tappa, quando la barca è caduta nel cavo di un'onda molto alta mentre era in navigazione verso lo stretto di Gibilterra.


Lo skipper Ian Walker ha spiegato che: "Dal disalberamento poco dopo la partenza della tappa sabato il nostro team e (il produttore dell'albero) Future Masts hanno lavorato senza sosta per montare l'albero di scorta e capire le cause della rottura dell'armo originale. Abbiamo bisogno di tempo per apportare delle modifiche al sartiame a Città del Capo e l'unico modo per arrivare velocemente è via nave. Questa è stata una delle decisioni più difficili da prendere della mia vita, ma devo considerare non solo la sicurezza dell'equipaggio ma anche il progetto a lungo termine."


L'olimpionico britannico ha proseguito dicendo: "Questa è solo la prima tappa di una regata molto lunga e con questa decisione, e molto duro lavoro, potremo essere pronti per la seconda. Sono particolarmente triste perché questa è la mia tappa favorita e tutto il team non vedeva l'ora di prendervi parte. Auguro a tutti gli altri equipaggi buon vento, li aspetteremo a Città del Capo per accoglierli."


Mentre in mattinata Abu Dhabi Ocean Racing ha annunciato il ritiro dalla prima tappa, continua la guerra di nervi in Atlantico, con Groupama ancora in testa e il terzetto degli inseguitori che ha finalmente trovato venti più intensi e favorevoli.


Una decisione difficile per lo skipper britannico Ian Walker che, mettendo da parte il suo animo competitivo, con riluttanza ha dovuto decidere di ritirarsi dalla prima tappa della Volvo Ocean Race, mentre le quattro barche rimaste in regata si preparano a nuove sfide in Atlantico.


I punti in palio in questa prima tappa, quindi verranno divisi fra i francesi di Groupama 4, la cui decisione tattica di prendere una rotta solitaria lungo le coste africane sembra essere stata vincente, e i tre rivali più a ovest, gli spagnoli di Team Telefónica, gli statunitensi di PUMA Ocean Racing powered by BERG, e gli ispano/neozelandesi di CAMPER with Emirates Team New Zealand, che in un primo tempo avevano seguito i transalpini sotto costa ma poi hanno deciso di andare anch'essi a ovest.


Al rilevamento delle 14 Groupama 4, ha un consistente vantaggio di 237 miglia su Telefónica ma solo nelle prossime ore si potrà dire se questo "tesoretto" è destinato a scomparire nell'eventualità i francesi non riescano a evitare un'ampia zona di calma nella parte orientale dei Doldrums (le temibili calme equatoriali) del cosiddetto Triangolo Africano.


Secondo le posizioni del primo pomeriggio tutte e quattro le barche navigavano a circa 14 nodi di velocità, ma il gruppetto occidentale era in attesa dell'ingresso di un vento che permetterà loro di virare verso sud e di raggiungere velocità più sostenute, intorno ai 20/25 nodi e rosicchiare miglia sui leader.


Classifica provvisoria 11 novembre, alle ore 14:00 
1. Groupama sailing team (Franck Cammas), 5.215, miglia da Città del Capo 
2. Team Telefónica (Iker Martínez), +237,2
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read), +245,6
4. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +334,9
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1




Voci dall'oceano:
Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing: "Ci è voluto del tempo per prendere questa decisione. Quando siamo partiti da Alicante, siamo usciti per vedere se l'albero nuovo era regolato bene e per capire come si era rotto il precedente. Sono state ore difficili ma tutto sommato oggi abbiamo preso la decisione che è necessario del tempo a Città del Capo per fare delle modifiche. Se avessimo continuato a navigare, anche se in sicurezza e l'albero si fosse comportato bene, non avremmo avuto tempo per navigare al 100% nella seconda tappa, che è il nostro obiettivo numero uno. Abbiamo discusso diverse possibilità. Avremmo potuto continuare e sperare che andasse tutto bene, avremmo potuto essere cauti con tempo brutto, o avremmo potuto trovare un altro modo per far arrivare la barca a Città del Capo. Abbiamo controllato la meteo praticamente ogni ora, e sono convinto che abbiamo preso la decisione giusta." Walker ha detto che i dettagli tecnici sono ancora al vaglio ma che il team spera di poter fare dei lavori mentre la barca è in viaggio per Città del Capo. "Dobbiamo passare da un sistema di sartie continuo a discontinuo probabilmente, il che comporta delle modifiche alle crocette che possono essere fatte mentre la barca è sulla nave e l'albero smontato. Poi in Sudafrica potremo produrre i pezzi in carbonio. Una volta arrivati a Lisbona avremo 36 ore per smontare l'albero, caricare tutto e mettere la barca sull'invaso che stiamo facendo costruire, per caricarla su un cago che parte lunedì pomeriggio. Non c'è molto tempo ma credo si possa fare e si riesca ad arrivare a Città de Capo per la fine del mese. Contiamo di poter usare la nave che parte lunedì e se sarà puntuale. Future Masts avrà un bel lavoro da fare per sviluppare il nuovo progetto, costruire tutti i pezzi nuovi e venire cuocere le parti in carbonio. Secondo le nostre stime dovremmo poter riuscire a tornare in acqua per navigare e provare prima della In-port race."


Yann Riou, MCM su Groupama 4: "Ciao, più o meno la stessa notte che quella passata su Groupama 4, ma con una luna ancora più piena, tempo ancora migliore, più vento e più vantaggio sui nostri avversari. Non male, ma... si lavora molto al tavolo da carteggio, carte d'analisi, mappe da satellite, carte meteo, di navigazione e analisi delle diverse opzioni di rotta per noi. E, tutte le volte, arriviamo alla stessa conclusione: sappiamo che sarà un altro giorno complicato con poco vento, ma questo cambio sarà cruciale per i prossimi. D'altra parte i nostri avversari entreranno nel sistema che stavano aspettando. Probabile che la classifica cambi oggi. Vedremo quando e come. Comunque tutto va bene a bordo, e il morale è molto alto."


Da bordo di PUMA: "La bussola è sempre per 240, da quando siamo partiti sembra che non abbiamo fatto altro che andare a ovest, con Città del Capo al traverso. Purtroppo è la realtà, sembra che non riusciamo a toglierci da questo posto. Se fosse semplice mettere la prua verso sud, vi posso giurare che lo faremmo subito. Però abbiamo dovuto sorpassare una serie di buchi associati a questo fronte, e la cosa si è dimostrata più complicata e lunga del previsto. E, allora continuiamo così con Telefonica vicino e Camper dietro e Groupama che cammina come un matto vicino all'Africa. Fra qualche giorno (speriamo prima di arrivare ai Carabi!) potremo finalmente mettere la prua di questa dannata barca verso il Brasile e recuperare un po' di miglia. chiaro che a nessuno piace aspettare e quindi c'è un po' di nervosismo. Però, dopo una notte di riposo ci sentiamo meglio, una cosa che aiuta. E benché sia frustrante, notti come queste, con la luna piena, un'aria tiepida, una decina di nodi e il cielo limpido ci ricordano che siamo fortunati. Prima o poi arriveremo in Sudafrica, speriamo prima degli altri!"


Hamish Hooper, MCM di CAMPER: "Mi sembrava di essere un bambino sul sedile posteriore della macchina, che fa sempre le stesse domande: Viriamo verso sud? Quando viriamo verso sud? E la risposta di Will e Andy era sempre: no, non ancora. Quando? Non lo sappiamo! La risposta all'unisono dei due. Perché no? Cosa ti importa tanto quando viriamo andiamo dritti all'equatore, dice Andi con un sorriso. Mmmmh, non male. E allora sto zitto. Poi abbiamo virato, mollato un po' le vele e siamo partiti. In mia difesa devo dire che tutti pensavano la stessa cosa. Abbiamo continuato ad andare ad ovest e siamo parecchie miglia dietro agli altri, in rapporto alla boa. Vedere dei numeri così non fa piacere, rende tutti nervosi, soprattutto al tavolo da carteggio. Malgrado il nervosismo però, credo che tutti pensiamo che con questo bordo a sud lasceremo questa stradina piena di buche per imboccare una bella autostrada vuota e... senza polizia!"


Diego Fructuoso MCM Team Telefónica: "Ciao a tutti, è giovedì notte, al tramonto Puma ci ha attaccato di nuovo e per controllarlo abbiamo dovuto fare tantissime virate. Vi posso assicurare che virare con questa barca è abbastanza complicato, bisogna portare dall'altra parte tutta la roba. Ivi incluse le borse del cibo, gli attrezzi da veleria, i pezzi di ricambio ecc. molto complicato. Poi, la notte, sembrava quasi che avessimo scelto delle strade diverse attraverso i temporali, lo abbiamo perso di vista per la prima volta in cinque giorni. Sicuramente staremo attenti alle informazioni che ci arrivano dal race control sulle posizioni degli avversari. Ora continuiamo così, fra pioggia e vento. Va tutto bene. Domani è anche il compleanno di Pablo Arrarte detto "Patán", ci saranno delle sorprese per lui, del cioccolato e tutti noi che gli cantiamo buon compleanno!"



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